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il premio del pubblico assegnato al film “I bambini rossi”, storia di un attentato terroristico che ha traumatizzato la Tunisia

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la cerimonia di chiusura dell’undicesima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Saint-Jean-de-Luz, è arrivata quasi (1) a concludere una nuova entusiasmante settimana di cinema, trascorsa, come recita il titolo del lungometraggio proiettato, “À all speed. ” La produzione senza interruzioni di Lucas Bernard, con Pio Marmaï, José Garcia e Eye Haidara, presenti insieme al regista, è stata preceduta dagli ultimi due film in concorso, “Winter in Sokcho” e “Jane Austen ha rovinato la mia vita”.

Dieci sono stati, come ogni autunno, sottoposti allo sguardo dei cinefili e della giuria, presieduta quest’anno da Zabou Breitman. Sei giorni dopo l’apertura della fanfara davanti a “Joli Joli” e il giorno dopo il bellissimo concerto “Hommage à Dani”, suonato al centro culturale Peyuco-Duhart, il Gran Premio, per quest’opera molto musicale del 2024, è andato al drammatico melodia afgana “In the Land of Our Brothers”, prodotta dal duo iraniano Raha Amirfazli e Alireza Ghasemi.


Lawrence Valin (“La piccola Jaffna”) se ne va con il premio della giuria giovanile e il premio per l’attore maschio.

Nicolas Mollo/SO

D’accordo con Anne Charrier, Alexis Michalik, Safy Nebbou e Reinhardt Wagner, il premio per la regia è stato assegnato, poi, al regista tunisino Lotfi Achour, per “The Red Children”. Storia di un attentato terroristico costato la vita a due cugini adolescenti tunisini, il 15 novembre 2015, 48 ore dopo l’attentato al Bataclan. Intervistato da “Sud Ouest” su uno dei tanti televisori del festival, il suo direttore ha spiegato di averlo girato in modo responsabile, “come un documentario”.

In attesa del prezzo preferito

“Nella terra dei nostri fratelli” è stata nuovamente invitata per il premio come migliore attrice, che è andato alla formidabile attrice iraniana Hamideh Jafari. Lawrence Valin, il giovane regista entusiasta del thriller tamil “Little Jaffna”, già premiato con un cortometraggio a Saint-Jean-de-Luz, si è aggiudicato quest’anno l’ambito premio della Giuria dei giovani, del valore di 10.000 euro. Meglio ancora, ha avuto la felice sorpresa di ricevere, come bonus, il premio per la performance maschile.

L’Unione francese dei critici cinematografici (SFCC), rappresentata quest’anno da Katia Bayer, Clément Colliaux e Manon Marcillat, ha scelto di dedicare al viaggio di Koya Kamura in Corea, “Winter in Sokcho”, ispirato all’omonimo romanzo di Elisa Shua Dusapin.

Il premio del pubblico, il migliore dei 15 premi ufficializzati questo 12 ottobre dalla sala numero 1 del Select, ha finalmente riportato alla luce la toccante produzione tunisina, “The Red Children”.


Il regista del film “Les Enfants rouge” Lotfi Achour ha risposto alle domande di “Sud Ouest” dalla televisione del festival, allestita nella sala espositiva di La Rotonde.

Schermata di Youtube

Una grande novità quest’anno: il premio preferito dal pubblico verrà svelato solo questa domenica. Verrà premiato il migliore dei dieci lungometraggi presentati fuori concorso nel corso della settimana. Compresa la commedia d’avventura “À Tout Allure”, rappresentata, per l’aneddoto, da una squadra rimasta bloccata su un treno per buona parte del pomeriggio.

(1) Il festival prosegue questa domenica con la proiezione gratuita, alle ore 10, al Select, dei 50 cortometraggi di due minuti finalisti della 14a edizione del Nikon film festival. Alle 14 altra sessione gratuita con quattro cortometraggi presentati dai registi “amici del festival”.

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