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I professionisti del cinema chiedono il mantenimento dei crediti d’imposta

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Parte degli studi esterni che rappresentano Parigi durante l’inaugurazione degli studi cinematografici e televisivi del gruppo TSF a Coulommiers (Seine-et-Marne), il 2 ottobre 2024. STEPHANE DE SAKUTIN/AFP

In questi tempi di annunciate restrizioni alla spesa pubblica, a pochi giorni dalla presentazione del progetto di bilancio del governo per il 2025, i professionisti del cinema hanno preferito prendere l’iniziativa di difendere nel merito il mantenimento dei crediti d’imposta concessi al loro settore. Per loro si tratta di confermare che i 350 milioni di euro di investimenti statali realizzati nel quadro di “La Grande Fabrique de l’image” (il programma destinato a creare centri di attività cinematografiche e audiovisive nella regione) sono essenziali per La Francia attirerà riprese cinematografiche da tutto il mondo e raggiungerà i suoi concorrenti europei in questo settore.

Ma anche, poiché queste infrastrutture volute da Emmanuel Macron devono vedere la luce, sarebbe assurdo toccare gli incentivi fiscali esistenti, sostengono: il 30% delle spese di ripresa potrà essere esentasse entro il limite di 30 milioni di euro. Una carota che permette loro di riempire i loro registri degli ordini.

In quest’ottica, il ministro della Cultura, Rachida Dati, è stato invitato a inaugurare, mercoledì 2 ottobre, gli studi TSF a Coulommiers (Seine-et-Marne), il primo progetto realizzato tra tutti quelli finanziati da “La Grande Fabbrica di immagini”. È su un’ex base aerea che è stato costruito un finto quartiere parigino con le sue facciate in stile Haussmann, dove ogni edificio può adattarsi alle esigenze specifiche dei set cinematografici.

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Per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, il viale principale è stato utilizzato da Zinédine Zidane, con la fiamma olimpica in mano, per farsi strada attraverso un inestricabile ingorgo di automobili degli anni ’50. Gli studi TSF costituiscono oggi un’alternativa alle riprese in capitale, il cui accesso diventa sempre più ristretto a causa dell’inflazione della domanda e della stanchezza dei residenti.

Tanto più che a Coulommiers i registi possono divertirsi eseguendo acrobazie, simulando esplosioni o incendi… tutte cose impossibili nelle vere strade parigine. Presto, 12 set cinematografici completeranno questo sito al quale lo Stato ha contribuito con 14 milioni di euro, su un budget totale di 98 milioni di euro.

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Prima della fine del decennio, emergeranno una serie di altri grandi studi, in particolare nella zona di Montpellier con Pics Studio e France.tv Studio, nelle Bouches-du-Rhône con Provence Studio o anche nell’est di Parigi con la ristrutturazione e l’ampliamento di gli studi di Bry-sur-Marne (Val-de-Marne) – dove si trova il Castello d’If Conte di Monte Cristo o i paesaggi messicani del film Emilia Perezdi Jacques Audiard. Progetti nei quali la Caisse des Dépôts ha già investito 200 milioni di euro per conto dello Stato, di cui 78 milioni di euro già versati per realizzare i primi lavori. Il resto verrà pagato man mano che i lavori avanzano. A questo totale si aggiungono 67 milioni di euro già versati per la formazione di tutte le professioni del settore cinematografico e audiovisivo.

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