Dai bassifondi di Algeri alle strade liberate di Parigi passando per il caos di Berlino nel 1945, l’istituzione mette in risalto i suoi archivi che testimoniano le problematiche e i cambiamenti degli spazi urbani attraverso i secoli. Attraverso proiezioni, conferenze, mostre e workshop, ECPAD invita i frequentatori del festival a riscoprire la storia delle città, catturando le sfide, i drammi e le aspirazioni delle popolazioni in questi ambienti in continua trasformazione.
Il clou della partecipazione dell’istituzione a questi Rendez-vous de l’Histoire, la mostra Liberare le città – vedute dell’esercito francese (1943-1945)
Giovedì 10 ottobre
Dalle 14:30 alle 16:00 – Presso Municipio – Sala del Consiglio Comunale
Conferenza SHD : SoleErilla urbana, un arcoEologia del terrorismo contemporaneo, anniEdagli anni ’60 alEsiamo nel 2000
Sulla scia dei successi della guerriglia castrista, teorizzata da Che Guevara, la guerriglia urbana emerse nel discorso strategico dell’estrema sinistra latinoamericana alla fine degli anni Sessanta, soprattutto in Brasile (con l’ALN) e in Uruguay (. con i Tupamaros). Ben presto, attraverso le reti tricontinentali, si diffondono manuali di guerriglia urbana, che ispirano l’estrema sinistra europea degli anni di piombo, poi il Medio Oriente attorno alla causa palestinese e il calderone libanese nel caso di Hezbollah. È su questa evoluzione della violenza politica, in uno spazio specifico (e complesso) che, da un continente all’altro, a condizionare le forme stesse della violenza, che questa tavola rotonda intende riflettere, puntando su una doppia prospettiva, quella della storici e della produzione fotografica (documentalista e fotografo in Libano), in particolare per alcuni attentati più significativi (come l’attentato di Drakkar, nel 1983), per interrogare la città come contesto determinante di una singolare forma di violenza.
Con :
- Guillaume Denglos, ricercatore presso SHD
- Gilles Ferragu, vicedirettore del dipartimento di ricerca, studi e insegnamento del dipartimento di Storia e Simbolismo della SHD
- Dominique Guillemin, ricercatore presso SHD
- François-Xavier Roch, ex fotografo dell’ECPAD
- Constance Lemans-Louvet, vicedirettrice del centro di sviluppo e diffusione culturale dell’ECPAD
Dalle 16:00 alle 17:15 – Al Centro della Resistenza, della Deportazione e della Memoria
Ciclo cinematografico : Berlino della ville lumièritorno al caos del 1945
Questo programma offre un panorama delle rappresentazioni filmate di Berlino nei fondi ECPAD, dai primi anni ’30 fino al Ora zero (1945). Attraverso una ricca selezione di estratti di Film di provenienze e produttori particolarmente diversi, l’obiettivo sarà quello di studiare in particolare la Berlino del Terzo Reich e della Seconda Guerra Mondiale, poi i diversi motivi ricorrenti nelle rappresentazioni audiovisive del Ora zero : le donne delle rovine, il mercato nero, la presenza degli Alleati o addirittura la denazificazione, che si ritrova nel cinema di finzione e nel genere del Film sulle macerie. Questa proiezione porrà quindi anche la questione della migrazione delle immagini.
Con :
- Diane Barbe, dottoressa in studi cinematografici e audiovisivi associata all’IRCAV
- Margaux Blondel, responsabile della mediazione presso ECPAD
Dalle 20:00 alle 23:00 – Cinema Les Lobis, sala 1
Cerimonia di premiazione del Progetto Documentario Storico 2024
Concorso per progetti di film documentari a tema storico. Il Gran Premio beneficerà in particolare di cinque giorni di post-produzione presso l’ECPAD.
Con Alexandra Berdeaux, responsabile del polo di sviluppo e diffusione culturale dell’ECPAD
Venerdì 11 ottobre
Dalle 13:00 alle 16:45 – Presso l’Istituto Nazionale Superiore dell’Insegnamento e della Formazione
Laboratorio didattico : Bassifondi di‘Algeria
Dalle baraccopoli di Algeri ai grandi complessi del Piano Costantino: fotografare e filmare le sfide della modernità urbana durante la guerra coloniale.
Immagini dal rapporto ALG 57-279 dedicato all’inaugurazione della Città della Speranza nel maggio 1957 da parte del Maggiore Generale Allard, comandante del Corpo di Algeri, e il nome scelto per questo insieme di alloggi riservati ai Musulmani Francesi d’Algeria (FMA), secondo la classificazione coloniale allora in uso, fornire informazioni sui diversi usi che le autorità civili e militari desiderano fare della promozione della modernità urbana nell’Algeria in guerra. La ricchezza delle risorse fotografiche e filmiche permette di dispiegare e interrogare le modalità di questo vasto progetto urbanistico: la distruzione delle baraccopoli (quelle di Clos Salembier e Maison Carrée in particolare), le scelte discorsive operate nel modo di fotografare le gli abitanti trasferiti, gli insiemi di edifici progettati dagli architetti della Ricostruzione (tra cui il politico Paul Delouvrier), le visite in loco, l’arrivo di funzionari civili e militari e la presenza di SAU (sezioni amministrative urbane) rendono la costruzione di nuovi edifici secondo lo standard HLM un problema ovvio per lo Stato in guerra. La cronologia in cui ricadono questi obiettivi permette anche di tracciare parallelismi temporali con i progetti di edilizia sociale metropolitana.
Con Floriane Germain, responsabile del dipartimento mediazione e pubblico dell’ECPAD
Dalle 15:45 alle 17 – Al Centro della Resistenza, della Deportazione e della Memoria
Ciclo Cinema: La liberazione di Parigi nei fondi dell’ECPAD
Dal 19 al 28 agosto 1944, la Liberazione di Parigi fu filmata in tutta la capitale da cameraman, dilettanti o professionisti, a volte combattenti della resistenza. Giornale della Resistenza: la liberazione di Parigiopera del Comitato di Liberazione del Cinema Francese (CLCF), è un punto di riferimento. Girata, immediatamente montata e proiettata il 29 agosto 1944, quest’opera svela i momenti salienti dell’insurrezione, dalla battaglia di Parigi alle cerimonie della vittoria. Concepite come documenti testimoni della storia, le immagini del cortometraggio, attraverso il loro montaggio e selezione, rimangono tuttavia intrise di un discorso politico-simbolico sugli eventi. Allo stesso tempo, l’ECPAD trattiene altri film sull’argomento, provenienti da fondi privati. Registrati dagli stessi parigini, offrono una testimonianza personale della Liberazione. Nell’ambito della proiezione, ECPAD ritornerà al contesto eccezionale della produzione di questi archivi e quindi alla testimonianza storica e politica che essi ci offrono.
Con :
- Sylvie Lindeperg, professoressa universitaria di storia contemporanea all’Università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne
- Sylvie Zaidman, curatrice generale del patrimonio, direttrice di Museo della Liberazione di Parigi – Museo Generale Leclerc – Museo Jean Moulin
- Laura Pennanec’h, vice capo del dipartimento mediazione e pubblico dell’ECPAD
Dalle 16:00 alle 18:00 – Nello spazio Michel Delpech dell’Hôtel du CD 41
Inaugurazione della mostra Liberare le città, aspetto del braccioEe francoCconfortevole (1943-1945)
Questa mostra fotografica mette in luce la ricchezza iconografica e simbolica della Liberazione, evento fondamentale della nostra storia contemporanea. Il viaggio attraverso gli archivi conservati da ECPAD offre una varietà di prospettive sulle città francesi liberate e ne mette in discussione la testimonianza, il patrimonio e il valore estetico. Campo di rovine, zona di combattimento, spazio di solidarietà, resistenza o luogo di celebrazioni, la città appare così sotto molteplici prismi.
Con :
- Margaux Blondel, responsabile della mediazione presso ECPAD, curatrice della mostra
Sabato 12 ottobre
Dalle 9:30 alle 12:30 – Al Cinema Les Lobis, sala 3
Ciclo cinematografico : libErazione/i
La Liberazione della Francia non è solo lo sbarco in Normandia, la discesa del generale de Gaulle sugli Champs-Élysées alla Tondue de Chartres. Ci sono state “alcune” liberazioni, sparse nell’arco di un anno, segnate sia da gioie e speranze ma anche da dubbi, sofferenze e drammi. Il film racconta la storia di questa storia complessa e ambivalente.
Trasmissione degli episodi 2 e 3 (2 x 45 min)
Con :
- Valerie Manns, regista
- Alexandra Berdeaux, responsabile della divisione sviluppo e diffusione culturale dell’ECPAD
Dalle 14:00 alle 15:00 – Presso la sede dell’Università Jaurès, aula 4
Tavola rotonda : Rehvedi RezE attorno ad un reportage fotografico sulla Maison radieuse di Le Corbusier
Documentando tutti gli aspetti della vita quotidiana all’interno dell’unità abitativa di 294 unità costruita nel 1954 alla periferia di Nantes, un reportage fotografico realizzato da Pierre Allard riflette l’utopia sociale proposta da Le Corbusier nel contesto della Ricostruzione: poeticizzazione dell’architettura, comfort moderno, benefici della vita comunitaria, servizi efficienti… Si tratterà di affrontare, attraverso questi archivi fotografici, le questioni e il contesto dell’ordine istituzionale, la costruzione del resoconto nonché lo sguardo fotografico focalizzato su Rezé.
Composto da più di un centinaio di fotografie in bianco e nero scattate da Pierre Allard, questo rapporto trae origine da una doppia commissione istituzionale. Quella, da un lato, dell’Istituto Pedagogico Nazionale (IPN), che nel corso della seconda metà del XX secolo si è adoperato per raccogliere e mettere a disposizione del pubblico fotografie che documentassero diversi aspetti delle attività sociali, familiari, educative, culturali e ricreative per bambini e adolescenti in Francia. Inoltre, questo rapporto fa parte di una seconda serie intitolata “15 giorni in Francia”, composta da 14 rapporti realizzati in numerose regioni della Francia da diversi fotografi per la Documentation française, istituzione ideata dal generale de Gaulle nel 1942, comprendente le missioni offrire ai cittadini informazioni generali sull’attualità politica, economica e sociale, sia francese che internazionale.
Con :
- Muriel Cohen, docente di storia contemporanea all’Università di Le Mans
- Daniel Coutelier, vice capo del dipartimento di arricchimento documentario dell’ECPAD
- Claire Guiu, docente-ricercatrice in geografia all’Università di Nantes
- Alexandra Berdeaux, responsabile della divisione sviluppo e diffusione culturale dell’ECPAD
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