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September Says, il primo film di Ariane Labed, premiato al festival di Dinard

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La manifestazione bretone ha inserito la produzione irlandese nella sua competizione, finora riservata al cinema britannico. Hanno lasciato il segno nelle classifiche.

Dal nostro giornalista di Dinard,

Lanciato nel 1990, il festival del cinema di Dinard ha finora celebrato il cinema britannico. Ma per la sua 35esima edizione, iniziata mercoledì, la manifestazione bretone ha allargato i suoi orizzonti e si è ribattezzata British and Irish Film Festival. Questo nuovo nome riflette l’ascesa al potere della settima arte sull’Isola di Smeraldo negli ultimi anni. Questo dinamismo si è visto anche nel palmares, assegnato questo sabato. Le produzioni irlandesi hanno vinto il prestigioso Hitchcock Gold per il miglior film e la migliore interpretazione.

La giuria di Arielle Dombasle ha assegnato il Premio Hitchcock d’Oro all’esordio alla regia dell’attrice franco-greca Ariane Labed, Settembre dice. Dietro le porte chiuse ci sono due sorelle adolescenti che, dopo essere state molestate a scuola, trovano rifugio nella casa dei nonni irlandesi. La loro complicità mette in moto strani giochi e sfide, a volte pericolose. L’equilibrio tra il timido luglio e lo spericolato settembre è minato dai lutti e dalle prime emozioni. La giuria ha accolto una forte riflessione sull’affetto, sull’amore, sulla devozione e su ciò che questo può comportare anche in termini di rapporti disfunzionali di dominio.

Il trofeo per la migliore interpretazione incorona l’attore irlandese Lalor Roddy, 70 anni. Anche il veterano, originario di Belfast, è stato visto Fame di Steve McQueen, ritrae un rozzo bracciante agricolo che tira il diavolo per la coda nella cronaca bucolica Che possano affrontare il Sol Levante ambientato in un villaggio dell’Irlanda degli anni ’80 in cui si stabilisce uno scrittore, ex figlio del paese (Barry Ward, Jimmy Sala) e sua moglie artista. Provenienti da Londra, sono oggetto della curiosità e talvolta della diffidenza degli abitanti, non sempre gentili con gli intrusi e gli abitanti delle città.

Un premio da parte della giuria e del pubblico all’unisono

Il premio della giuria e del pubblico è andato all’unisono al dramma romantico britannico Unicorni, che racconta la storia d’amore tra un meccanico e una drag queen. Il co-regista James Krishna Floyd, che porta avanti il ​​progetto da dieci anni, e il suo attore Jason Patel non hanno nascosto le loro emozioni perché il cinema indipendente inglese manca di risorse e sostegno. Da parte irlandese, invece, l’agenzia di promozione audiovisiva Screen Ireland dispone di un budget di 40 milioni di euro e può sostenere una quindicina di film all’anno. James Krishna Floyd e Jason Patel si sono rivolti ai distributori francesi nella sala del Palais des arts Unicorni ordinare sugli schermi esagonali.

Che possano affrontare il sole nascente, uno dei più grandi successi al botteghino irlandese del 2024, attualmente non dispone nemmeno di un distributore esagonale. Proprio come Paul e Paulette fanno il bagno del franco-britannico Jethro Massey, vincitore del premio Ouest-France Talent of Tomorrow. Presentato a Cannes nella sezione Un certain aware, Settembre dice dovrebbe uscire in Francia nella prima metà del 2025.

Lo ha detto il direttore artistico del Festival di Dinard Dominique Green Figaro che i sei film in concorso quest’anno, tre britannici, tre irlandesi, in particolare con Barry Keoghan (Abbattili), Tim Roth (Veleno) o Guy Prearce (Il convertito) zn headliner, si è affidato a interpretazioni molto forti tra cui è delicato decidere. Sabato i giurati hanno concordato, notando che le deliberazioni sono state molto vivaci. Il premio per il miglior cortometraggio è andato a Eredità l’Harry Hadden Paton.

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