DayFR Italian

Una mostra mette in risalto il principe Victor Napoléon, erede poco conosciuto di Napoleone III

-

Fino al 5 gennaio, presso la Maison Bonaparte, è allestita la mostra “Il principe Vittorio Napoleone, donatore della Maison Bonaparte”. Erede di Napoleone III, lasciò in eredità allo Stato parte dei beni Bonaparte. Resta però sconosciuto al grande pubblico.

Gli essenziali del giorno: la nostra selezione esclusiva

Ogni giorno la nostra redazione vi riserva le migliori notizie regionali. Una selezione solo per te, per rimanere in contatto con le tue regioni.

France Télévisions utilizza il tuo indirizzo email per inviarti la newsletter “L’essenziale di oggi: la nostra selezione esclusiva”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy

Il 18 giugno 1955, Vittorio Napoleone e Clémentina del Belgio furono sepolti, con grande sfarzo, nella cappella imperiale di Ajaccio.

Se l’uomo resta sconosciuto al grande pubblico, è l’erede del figlio di Napoleone III e avrebbe potuto regnare con il titolo di Napoleone V. Ma la Francia vive sotto il regime della Terza Repubblica e Vittorio Napoleone è bandito dal territorio nazionale nel 1886.

Del suo esilio conservò poco risentimento poiché durante la sua vita offrì allo Stato la cappella imperiale, vera necropoli dei Bonaparte, casa natale di Napoleone e dei suoi oggetti. Un’eredità accettata nel 1924.

Un secolo dopo, una mostra rende omaggio a questo generoso donatore alla Maison Bonaparte di Ajaccio. “È il principe che porterà la famiglia Bonaparte nel XX secolo. È un principe che non cercherà di ristabilire l’Impero in Francia, rispetta la Repubblica, tuttavia è esiliato in Belgio. E poi, poiché ha avuto un’attività politica relativamente meno importante di quella del padre e del nonno, lavorerà tutta la vita per costituire una bellissima collezione relativa alla gloria di Bonaparte.”, spiega Jean-Marc Olivesi, curatore generale del museo nazionale Maison Bonaparte.

Il museo utilizza le proprie riserve per questa mostra. Numerosi oggetti storici e souvenir furono prestati anche dal nipote di Vittorio Napoleone, come intime testimonianze del loro primo proprietario.

Tra gli oggetti che ho prestato per questa mostra c’è ad esempio un calamaio, dice Baudoin de Witt, nipote di Vittorio Napoleone. Era il calamaio di mio nonno e ce l’ho sulla scrivania e lo vedo tutti i giorni quando sono alla scrivania. Naturalmente è un ricordo di famiglia e pensiamo oggi alla trasmissione di quest’anima familiare ed è più forte qui che altrove perché siamo nella culla della famiglia. Anche se parte della famiglia non poteva essere qui.

L’eredità di Vittorio Napoleone incoraggerà altri donatori ad arricchire le collezioni della casa Bonaparte. In particolare alcuni mecenati dell’isola. La mostra è aperta fino al 5 gennaio. Fa parte di un ciclo di tre mostre provenienti dai musei nazionali della Malmaison a cui è annessa la Maison Bonaparte.

Il rapporto di Caroline Ferrer e Stéphane Lapera:




durata del video: 00h03mn02s

Jean-Marc Olivesi, Curatore Generale – Museo Nazionale Maison Bonaparte; Baudoin de Witt, nipote di Vittorio Napoleone



©France Télévisions

Related News :