DayFR Italian

Il grande Mamoun Salaj festeggia con l’associazione ”KalimArt” il 60° anniversario del passaggio da Brel a Meknes

-

La diva del mondo francofono, Jacques Brel, morto l’8 ottobre 1978, continua a tornare alla ribalta, poiché, ancora oggi, e come per rispondere ad un senso del dovere, la nostra associazione ”KalimArt” ha scelto, per la terza edizione del suo caffè culturale, di rendere, attraverso il talentuoso Mamoun Salaj, un forte omaggio all’uomo la cui voce elastica continua a risuonare nelle orecchie degli amanti della musica Meknassi che conservano un ricordo vivo della sua visita al Città ismailita.

Giunte alla sessantina d’anni, le presentazioni di Grand Jacques, leggenda della canzone francese, al cinema Camera di Meknes per quattro giorni consecutivi, sono state vissute questo giovedì 3 ottobre come un’evocazione di una memoria collettiva che il nostro giovane ” Kalimart”, ha lavorato con ardore ed entusiasmo, di risvegliare, invitando nei locali del sontuoso palazzo Terrab, il talentuoso Mamoun Salaj, per celebrare la voce in tutto il suo splendore, e per ricordare il lato unificante di questo personaggio mitico della canzone francese, che ha ha lasciato in eredità al mondo dell’arte un immenso patrimonio musicale.

Si tratta quindi di un patrimonio piacevole e coinvolgente allo stesso tempo, che Kalimart ha scelto di mettere in risalto, nel corso di questa colorata serata artistica, ospitata dal Il marocchino Brel, Mamoun, che ci ha portato, di nostra spontanea volontà, per una favolosa passeggiata di due ore, nell’universo artistico di Grand Jacques, leggenda vivente della canzone francese.

Dopo gloriose presentazioni in numerosi eventi artistici in Marocco e altrove, il grande Mamoun, noto per la sua voce eccezionalmente espressiva e la sua personalità accattivante, ha spinto molto forte il suo talento per affascinare il pubblico, in un’atmosfera di intensa musicalità, scandita da momenti di esplosioni di risate e relax, portati dal nostro cantante, comico divertente.

Jacques Brel e Mamoun Salaj

Erede di un grande nome, quello di suo zio, l’essenziale Tayeb Sediki, il nostro marocchino Brel, ha saputo affascinare la sala fin dalle prime note, facendo rivivere al pubblico di Meknassi il repertorio del Grand Jacques, al ritmo dei suoi suoni accattivanti. Non dire che Mamoun è solo un cantante. È l’artista sottile e penetrante, compiuto, rispettato e ammirato da tutti. È un narratore dell’anima che ha sempre lottato affinché l’arte conservasse la sua nobiltà, incarnando così l’eccellenza artistica marocchina.

In ogni brano eseguito: ”Quand on a que l’amour”, ”la waltz à mille temps”, ”Ces gens-là”, e una decina di altri del repertorio del Grand Jacques, lo vediamo stampato il proprio timbro e la sua voce straziante, a volte moderata, a volte vulcanica, secondo le parole e i testi che la leggenda della canzone francese seppe maneggiare con raro virtuosismo.

Ma sarà proprio ”Don’t Leave Me” a immergere il pubblico in una vera intensità musicale, infondendo così una fortissima aria di allegria e incanto nell’ampio salone del palazzo Terrab, che è risuonato di applausi. Prova dell’universalità della canzone e della sua eterna attualità. Una canzone in cui ogni parola, ogni distribuzione è un dipinto vivente che le è valso la selezione di miglior canzone del XX secolo, da parte dell’International Music Council (CIM), una rete globale di istituzioni che lavorano nel campo della musica.

Questo pittoresco e vivo omaggio che ”KalimArt” rende ad uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi, è rivolto anche a Meknes, con l’ambizione di restituire alla città il prestigio artistico e culturale che merita. Una città amata da Brel e da tutti noi, dove l’arte deve rifiorire con la forza e la bellezza di un tempo.

Meknes non è più il luogo ridente dei tempi di Jacques Brel, non è più la piccola Parigi. Oggi è addirittura la più sonnolenta delle città imperiali, dopo un’epoca d’oro portata avanti dal sultano Moulay Ismail che ne fece la sua capitale. Ha quindi bisogno di iniziative proattive capaci di reinventare il suo prestigio. Ed è con questo spirito che opera l’associazione KalimArts, e questa serata rappresenta un ulteriore passo in questa direzione.

Related News :