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Questo software di videosorveglianza rileva i ladri in tempo reale nei negozi

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Di fronte all’aumento dei furti nei negozi, un’azienda francese ha sviluppato un software in grado di rilevare i ladri in tempo reale utilizzando l’intelligenza artificiale. Ma per quanto efficace, questo sistema pone un problema di legalità.

Per commercianti e dettaglianti, il taccheggio è una vera piaga: secondo i dati del Ministero dell’Interno, in Francia aumenterà del 14% tra il 2021 e il 2022. E la situazione non migliora, soprattutto con l’aumento dei prezzi. L’inflazione, infatti, è una delle cause dell’aumento dei furti, soprattutto nel settore alimentare.

Per contrastare questa piaga esistono molte soluzioni, come l’installazione di dispositivi antifurto e telecamere di sorveglianza, o addirittura il reclutamento di agenti di sicurezza. Ma queste tecniche non sempre sono efficaci, come dimostra l’aumento dei furti. Risultato: ogni anno i distributori francesi perdono più di 10 miliardi di euro a causa di furti e spese per la sicurezza.

Di fronte a questa sfida crescente, alcuni negozi hanno optato per l’intelligenza artificiale per proteggersi dai furti e dalle relative conseguenze finanziarie. È qui che entra in gioco Veesion, azienda che commercializza software per il rilevamento “comportamenti sospetti in tempo reale” grazie all’intelligenza artificiale. Quest’ultima è installata su box aggiunti al dispositivo di videosorveglianza del negozio interessato.

© Veesion

L’azienda presenta il suo software come la “prima soluzione intelligente di rilevamento dei gesti”. Concretamente, potenti algoritmi rileveranno azioni specifiche, come mettere un prodotto in una borsa o in una giacca, che potrebbero indicare un furto. Quando viene rilevato un gesto del genere, un breve video di cinque secondi viene inviato ai dipendenti o al team di sicurezza, che deciderà quindi quale azione intraprendere. Questa si chiama sorveglianza algoritmica.

Naturalmente non mancano i falsi allarmi, spesso legati ad azioni banali come mettere il telefono in una borsa. Ecco perché l’ultimo aggiornamento ti permette di personalizzare i gesti da rilevare in modo che si adattino perfettamente al tuo negozio. Ad esempio, se i clienti devono utilizzare la propria borsa per trasportare i propri oggetti, non è necessario considerarla un’azione sospetta.

Ma è legale? Perché la videosorveglianza algoritmica solleva molte questioni, in particolare per quanto riguarda il rispetto della privacy degli utenti e lo sfruttamento dei dati. Naturalmente, Veesion nega di utilizzare qualsiasi tecnologia di riconoscimento facciale o di tracciamento individuale. L’azienda assicura che non cerca di identificare i clienti o di tracciarne gli spostamenti, ma solo di riconoscere comportamenti rischiosi in ambito commerciale.

Tuttavia, la CNIL, la polizia digitale, ha stabilito lo scorso giugno che la tecnologia non è conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). In particolare, non soddisfa le condizioni della legge del 19 maggio 2023 che autorizza, in via sperimentale, l’elaborazione algoritmica delle immagini raccolte mediante sistemi di videosorveglianza.

Ma le cose potrebbero cambiare dal momento che il Primo Ministro ha già annunciato l’intenzione di generalizzare la videosorveglianza algoritmica dopo l’esperimento effettuato durante i Giochi Olimpici di Parigi. Il Ministero dell’Interno sta quindi esaminando le modalità per recepire nel diritto comune l’uso della videosorveglianza algoritmica.

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