Sette anni dopo l’inaugurazione dell’ la prima microfollia a Sevran in Seine-Saint-Denis, il museo digitale progettato dal Ministero della Cultura e realizzato da La Villette si è fatto conoscere in Francia, ma anche nei territori d’oltremare e a livello internazionalein partenariato con le reti dell’Institut français e delle Alliances françaises. Dando priorità ai luoghi privati dell’accesso locale alla cultura, dai villaggi rurali ai quartieri prioritari, compresi i centri urbani spopolati, il sistema sta tentando un’incursione nelle carceri questo autunno. Il 4 ottobre i 500e micro-folie aprirà le sue porte nel centro penitenziario di Fleury-Mérogis, alla presenza di Blanca Li, presidente dell’istituto pubblico Parc et de la Grande Halle de la Villette, Stéphane Scotto, direttore interregionale dei servizi penitenziari di Parigi, e Marc Guillaume , prefetto di Parigi e della regione Île-de-France. Emblematico del problema del sovraffollamento carcerario, l’istituto ha ospitato 4.125 detenuti su 1È gennaio 2024, per 2.853 posti, ovvero un tasso di occupazione del 144,6%, secondo il Ministero della Giustizia. Realizzata in collaborazione con il Servizio di integrazione e libertà vigilata (SPIP) e l’unità didattica locale a favore della reintegrazione, la microfollia di Fleury-Mérogis permetterà ai detenuti di consultare una selezione di opere tra le 3.800 opere digitalizzate negli ultimi sette anni . Il database copre ora un’ampia rete di 250 istituzioni culturali e partner regionali, nazionali e internazionali: oltre alle 12 istituzioni fondatrici (Museo del Louvre, Centre Pompidou, Castello di Versailles, Philharmonie de Paris, Istituto del mondo arabo, Museo d’Orsay, Musée du Quai Branly-Jacques Chirac, Musée national Picasso-Paris, Opéra national de Paris, GrandPalaisRmn, Universcience), fanno parte dell’avventura collezioni di importanti musei stranieri, come il Metropolitan Museum di New York. Oltre al museo digitale, i visitatori delle micro-folies possono accedere, a seconda del luogo, anche a un laboratorio creativo, al Fablab, a visori per la realtà virtuale o a un palco performativo. Alcune micro-mania organizzano addirittura i propri festival. Nel 2024, il Ministero della Cultura ha rilanciato i bandi di gara per circa 400 nuovi progetti.
culture.gouv.fr
lavillette.com
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