itinerario di un pachiderma che viaggia suo malgrado
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itinerario di un pachiderma che viaggia suo malgrado

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Immagine tratta dal documentario “La tragica storia di Fritz l’elefante”, di Camille Ménager. BIBLIOTECA DELL'UNIVERSITÀ DI PRINCETON

ARTE – SABATO 14 SETTEMBRE ORE 22:25 – DOCUMENTARIO

Dalla cattura nella giungla asiatica all'uccisione in una strada di Tours nel giugno del 1902, il povero Fritz, che non aveva chiesto nulla, aveva visto il mondo, lasciando l'India per Amburgo. Poi aveva attraversato l'Atlantico e aveva viaggiato in lungo e in largo negli Stati Uniti e poi in Europa. Fritz? Questo era il nome dato a questo imponente elefante e, se dobbiamo credere al suo addestratore George Clonkin, supremamente intelligente. Un pachiderma che aveva trascorso quindici anni della sua vita ad affascinare le folle in uno dei più grandi circhi americani dopo essere appartenuto al tedesco Carl Hagenbeck (1844-1913), un famoso commerciante di animali selvatici, che lo aveva portato dall'India ad Amburgo prima di venderlo negli Stati Uniti.

Ben costruito, avvalendosi di archivi rari – come questi cortometraggi di Lumière o Edison del 1896 e 1897 -, di articoli di stampa, di animazioni di grande successo e di preziose spiegazioni di storici americani, tedeschi e francesi (Violette Pouillard, Eric Baratay), specialisti del commercio di animali selvatici e degli zoo in Occidente, questo documentario è molto toccante.

Ripercorre la nascita dello sfruttamento globalizzato degli animali selvatici in un'epoca in cui il gusto per l'esotismo, diffuso in Occidente, consente i peggiori maltrattamenti. Attraverso le avventure dello sfortunato Fritz, sono i rapporti tra umani e animali selvatici resi più o meno docili negli zoo occidentali a essere disegnati.

Esecuzione a Tours

Addestrato nel serraglio dell'immenso circo americano Barnum insieme a centinaia di altri animali selvatici, a volte brutalizzato per mantenersi il più docile possibile, Fritz parteciperà, dal novembre 1897, all'immensa tournée (cinque anni!) del “Greatest Show on Earth”, che, dopo aver deliziato le folle americane, partirà alla conquista dell'Europa. Uno spettacolo fenomenale di tre ore e centocinquanta numeri, con migliaia di animali e più di mille accompagnatori.

Fu dopo un'esibizione a Tours nel giugno del 1902 che Fritz, molto agitato mentre tornava alla stazione, si ribellò in mezzo alla strada. In preda al panico, i capi decisero di ucciderlo sul posto. Gli furono legati dei cappi al collo come meglio poterono e un centinaio di uomini tirarono le corde per finirlo.

Una cartolina scattata sulla scena dell'esecuzione mostra il cadavere disteso su un lato, con la parte inferiore delle gambe in pessime condizioni, circondato da una folla di curiosi. Dopo che la direzione del circo ha donato i suoi resti alla città di Tours, lo sfortunato Fritz siede ora in trono dietro una finestra del Museo delle Belle Arti. Il suo sguardo è di infinita tristezza.

La tragica storia di Fritz l'elefantedocumentario di Camille Ménager (Fr., 2023, 53 min). Disponibile on demand su Arte.tv fino al 14 ottobre.

Alain Costante

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