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Girona. Chi è Daniel Siebert, l’arbitro tedesco della partita di Champions League?

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L’arbitraggio sarà tedesco per l’esordio in Champions League del Paris Saint-Germain. Mercoledì 18 settembre alle 21:00, al Parc des Princes, gli uomini di Luis Enrique saranno arbitrati da Daniel Siebert. A 40 anni, l’esperto arbitro ha già diretto due partite del PSG. Nella fase a gironi della Champions League, contro il Club Bruges (5-0) nel 2019 e sul campo del Maccabi Haifa (3-1) nel 2022. Bei ricordi, quindi, per il PSG.

La lente ha un sapore amaro

Meno per l’RC Lens, che ha un retrogusto amaro per la partita arbitrata da Daniel Siebert. Era l’autunno del 2013, in Champions League, per una sconfitta dei Lensois contro il PSV Eindhoven.

Daniel Siebert si era infatti dimostrato intransigente con il Blood and Gold, distribuendo otto cartellini gialli, tra cui due per l’espulsione violenta di Morgan Guilavogui proprio alla fine della partita. “Sto solo riportando i fatti. Il nostro avversario ha commesso diciannove falli e ha ricevuto solo due ammonizioni. Noi ne abbiamo commessi dieci e ne abbiamo ricevuti otto.ha osservato l’allenatore Franck Haise dopo la partita. Ognuno farà quello che vuole con questi numeri.”

Il tedesco è stato anche l’arbitro lo scorso maggio per la semifinale di andata di Europa League tra Olympique de Marseille e Atalanta Bergamo (1-1). Una partita senza alcun incidente arbitrale degno di nota.

Persona non grata in Uruguay

Mentre Daniel Siebert è più conosciuto nella Bundesliga, dove arbitra da circa dieci anni, il suo nome riporta alla mente brutti ricordi per Edinson Cavani e l’Uruguay. Durante il Mondiale del 2022, il suo primo Mondiale, ha attirato l’ira dei sudamericani. Dopo una prima partita tra Tunisia e Australia (1-0), il tedesco si è ritrovato al fischio d’inizio per Uruguay-Ghana, l’ultima partita importante della fase a gironi.

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Nella ripresa, ha deciso di non fischiare un rigore a Cavani e il VAR non è stato consultato. Il punto di partenza di una partita molto vivace, nonostante la vittoria degli uruguaiani (2-0). Al fischio finale, l’arbitro si era rifugiato negli spogliatoi per sfuggire alla rabbia degli uruguaiani e in particolare di José Maria Gimenez che non aveva esitato a scagliarsi su di lui e ad afferrare uno dei giudici di linea. Il difensore centrale non aveva usato mezzi termini nei confronti degli arbitri dopo la partita. “Un branco di ladri, sono tutti un branco di ladri”.

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