È morta la compositrice finlandese Kaija Saariaho

È morta la compositrice finlandese Kaija Saariaho
È morta la compositrice finlandese Kaija Saariaho
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Abbiamo appena appreso della morte della compositrice finlandese Kaija Saariaho, figura di spicco della musica contemporanea, avvenuta venerdì 2 giugno. Aveva 70 anni.

È un comunicato stampa della famiglia del compositore che ci annuncia che la compositrice Kaija Saariaho è morta questo venerdì mattina, “serenamente nel suo letto, a casa sua, a Parigi”.

Kaija Saariaho ha studiato nel suo paese natale, la Finlandia, prima di continuare la sua formazione all’IRCAM di Parigi. Influenzata dalla musica spettrale e dalla computer music più in generale, il suo stile mescola effetti classici e musica assistita da computer.

Nata nel 1952 in Finlandia, Kaija Saariaho è una rinomata compositrice di musica contemporanea. Ha studiato all’Accademia Sibelius con Paavo Heininen, lui stesso compositore modernista, riconosciuto per i suoi alti standard. Con gli amici ha fondato l’associazione “Oreilles Ouvertes!”. Il loro obiettivo è combattere le tendenze nazionaliste della musica finlandese dell’epoca, volendo distribuire musica post-seriale dalla Germania e dalla Francia nel loro paese. Frequenta corsi estivi a Darmstadt. Assorbe l’avanguardia dell’Europa occidentale.

Scopre la scuola spettrale, questa corrente nata in Francia negli anni ’70 e che designa una musica in cui tutto il materiale deriva dalle proprietà acustiche delle componenti di un suono. È la mutazione del suono, il divenire del suono che è al centro della ricerca del compositore. La musica spettrale sarà una vera rivelazione per lei..

Partì poi per studiare in altri paesi per ritrovarsi finalmente nel 1982 all’IRCAM, a Parigi, dove si stabilì definitivamente.

Ha sviluppato uno stile di composizione tutto suo, utilizzando i computer e mixando il lavoro su nastro con l’elettronica in tempo reale. Ha un notevole interesse per i colori e le trame e si ispira alla musica spettrale per comporre i suoi pezzi. Compone per formazioni molto diverse, spaziando dalla musica vocale a quella orchestrale, passando per la musica da camera e approderà all’opera lirica con la sua prima nel 2000. Amore da lontano, in cinque atti su libretto di Amin Maalouf ispirato alla vita del trovatore Jaufré Rudel (XII secolo). Ha anche composto nel 2006 La passione di Simoneun oratorio per coro, soprano, orchestra di voci parlate ed elettronica, su libretto di Amin Maalouf, sulla vita della filosofa del XX secolo Simone Weil.

Kaija Saariaho ha vinto nel 2021 il Leone d’oro del Biennale Musicale di Venezia guidato da un altro compositore, l’italiano Lucia Ronchetti. IL Il 18 maggio 2022, il compositore è diventato anche membro associato straniero dell’Académie des Beaux-Arts, in Francia.

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