All’inizio dell’anno i festival dedicati alla cultura svelano gradualmente la loro programmazione, che si tratti di eventi dedicati alla musica, alla danza, alla letteratura o anche al cinema. Flashback e riflettori su tre festival dedicati alla settima arte in Nuova Aquitania. È stato qualche mese fa. Riavvolgi e torna al 2024.
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Finalmente ! È tempo di svelare il programma 2025 degli eventi culturali in Nuova Aquitania. E ogni anno rimaniamo alla ricerca di tutte le informazioni che riempiranno le pagine vuote del nostro calendario delle uscite. Festival di musica, danza, poesia, teatro, fumetto e anche cinema, l’offerta è così ricca e diversificata che a volte è difficile scegliere. Soprattutto perché la Nuova Aquitania è ricca di eventi culturali molto interessanti.
Quindi, prima di immaginare le nuove sequenze che comporranno il film di questo nuovo anno, e per aiutarvi a riempire la vostra agenda, vi invitiamo a scoprire, sotto forma di diario delle riprese, 3 festival cinematografici che si sono svolti alla fine del 2024 nel regione. E come vedrai, la vita di un reporter non è sempre facile.
Era nel bel mezzo della tempesta Kirk, nell’ottobre del 2024, che io e il mio collega Vincent abbiamo preso la strada per andare a Saint-Jean-de-Luz per girare la prima sequenza per la rivista To Each Their Own Festival.
Le intense piogge e i venti violenti ci hanno accompagnato fino alla città di Luzian; per fortuna all’arrivo le prelibatezze e le specialità culinarie locali ci hanno subito consolato e fatto dimenticare al mio collega che in caso di maltempo in macchina, la mia paura mi fa adottare la posizione “a palla” (precisazione: non ero io alla guida ).
Eccoci dunque nel cuore dei Paesi Baschi, in riva all’oceano, per scoprire il Festival Internazionale del Cinema di Saint-Jean-de-Luz.
È qui che, da diversi anni, le giovani generazioni del cinema internazionale si incontrano per presentare le loro opere prime o seconde, siano esse cortometraggi o lungometraggi.
Fin dalla sua creazione, la missione di questo festival è stata quella di promuovere i giovani talenti permettendo ai registi emergenti di incontrare un vasto pubblico e professionisti del settore.
Questa è per noi un’opportunità per scoprire quello che chiamiamo cinema del futuro
Patrick Fabre, direttore artistico del festival
La forza di questo evento sta nella sua programmazione : i film, proiettati ogni anno al cinema Select, sono scelti meticolosamente da un team di appassionati.
È ovvio che mettere in risalto il lavoro di questi” giovani » registi durante il festival è una vera spinta.
Ad esempio, registi come Xavier Legrand (Grand Prix nel 2017 con Fino alla guardia), o Sophie Dupuis (Premio alla regia per Watchdog) sono stati scoperti in particolare a Saint-Jean-De-Luz.
Doppia originalità di questo festival : oltre alla presentazione di opere prime o seconde, riflettori puntati sui cortometraggi.
I registi di cortometraggi di oggi sono i registi di lungometraggi di domani
Ed è proprio questa fiducia accordata ai registi emergenti a decretare il successo dell’evento. Con Vincent scegliamo quindi di assistere alla proiezione dei cortometraggi in concorso. E sì ! Una competizione ! D’altronde, a pensarci bene, un festival cinematografico avrebbe lo stesso sapore senza concorso e senza premiazione? ? Hai quattro ore!
Guardiamo quindi 10 film e poi interagiamo con il pubblico, in particolare con Annick venuta appositamente da Saint-Jean-d’Angély nella Charente-Maritime. Difficile decidere, alla fine dà la stessa valutazione ai quattro film che preferisce.
E poi c’è anche la categoria lungometraggi, e il presidente della giuria nel 2024 altri non è che la regista e attrice Zabou Breitman che affronta la sua missione con molto piacere, pragmatismo e umiltà.
È importante sostenere il cinema in generale, perché è un grande lavoro, un film
Zabou Breitman, attrice e regista
Dopo questo bellissimo incontro (sì! È molto simpatica Zabou), io e Vincent abbiamo un incontro con alcuni musicisti.
Essendo musica e cinema strettamente legati, decidiamo di dare uno sguardo e un orecchio nella sala Tanka dove si sta preparando un concerto omaggio alla cantante e attrice Dani scomparsa nel 2022.
Incontriamo poi Emilie Marsh, cantante-chitarrista che ha composto in particolare l’ultimo album di Dani, così come la cantante Jil Caplan, autrice di diverse canzoni per Dani.
I soundcheck sono finiti e parliamo con i due artisti.
durata del video: 00h00mn49s
Estratto dal concerto omaggio a Dani: “Amour Always”
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Lo spettacolo dal titolo “ Ama sempre » a cui assisteremo poche ore dopo ci immergerà nella nostalgia degli anni Dani, da Gainsbourg a Daho e la canzone Comme un boomerang ci accompagnerà per diversi giorni.
Alla fine di ottobre 2024, mentre il sole splende ovunque in Francia, nebbia, cielo basso e pioggerellina ci accolgono a Gâtine. Attraversando la campagna della Deux-Sévrienne, vediamo alcune garzette e aironi e concordiamo che il paesaggio è davvero ideale per girare documentari sulla fauna selvatica.
Abbiamo appuntamento con il creatore del festival internazionale del cinema ornitologico di Ménigoute, Dominique Brouard. Ha creato questo evento quasi 40 anni fa, qui nel cuore di Deux-Sèvres, un festival che cresce ogni anno sempre di più visto che circa 30.000 persone visitano questo affascinante paesino ad ogni edizione. .
durata del video: 00h00mn48s
Dominique Brouard, fondatore della FIFO
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Dominique Brouard ci racconta la genesi di questo incontro, l’evoluzione della natura, delle specie, ma anche delle tecniche di ripresa e della tecnologia in generale.
Ci spiega che il pubblico viene da molto lontano per ammirare i documentari proiettati.
Ciò che mi interessa dello stupore è che produca desiderio, la voglia di impegnarsi per la tutela della biodiversità
Dominique Brouard, creatore della FIFO
Visto il successo di questo festival, nel 2004 l’associazione Mainate che gestisce l’evento ha istituito un corso di diploma in collaborazione con l’Università di Poitiers: IFFCAM (Istituto francofono per la formazione al cinema animale).
L’obiettivo : acquisire le basi delle tecniche audiovisive specifiche del cinema animale.
Durante la nostra visita abbiamo incontrato anche gli studenti venuti per promuovere questa formazione.
Interagiamo con gli artisti che espongono alla fiera dell’arte animale, ovviamente è presente anche la LPO (Ligue Pour la Protection des Oiseaux). E poi, ovviamente, assistiamo alla proiezione di un documentario.
Scegliamo : « Paul Watson, l’occhio del capodoglio », del regista Bruno Vienne, che ha già realizzato una quarantina di documentari e che è stato assistente di François Bel, uno dei pionieri del cinema della natura e del mondo animale.
Al momento delle nostre riprese, l’attivista ambientale Paul Watson era ancora in prigione : questa proiezione aveva necessariamente un sapore particolare. Dopo due giorni trascorsi tra tutti questi strani uccelli che imitano perfettamente il rigogolo o il cuculo, ci rimettiamo in viaggio.
È il 31 ottobre, è notte e i sentieri poco illuminati e nebbiosi di Gâtine non ci rassicurano molto. Vincent mi avverte: “Se ci sono fantasmi o cose del genere, non ti proteggo, scappo ! » e lo tranquillizzo confermandogli che farò esattamente la stessa cosa in caso di fenomeni strani.
Un mese dopo, siamo vivi.
La prima cosa che vediamo quando arriviamo a Pessac in Gironda è lo striscione “Free Paul Watson” appeso sulla facciata del municipio. Vediamo lì un cartello… Quale ? Mistero… Ma abbiamo lasciato Paul Watson a Ménigoute per ritrovarlo a Pessac.
Questa è l’ultima tappa delle nostre sessioni di riprese, scopriremo il Festival del Cinema Storico, dedicato, nel 2024, a Spagna e Portogallo.
I documentari evocano Salazar, Franco, la Rivoluzione dei Garofani, la pittura spagnola… e da appassionato di storia quale sono, con grande piacere presenziare ad alcune proiezioni e conferenze.
durata del video: 00h01mn07s
Paul Le Grouyer è venuto a presentare il suo documentario dedicato alla Rivoluzione dei garofani
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Gli scambi che abbiamo con François Aymé, commissario generale del festival, con il regista Paul Le Grouyer, con la produttrice Félicie Roblin e, naturalmente, con il pubblico del festival sono estremamente arricchenti.
Incontriamo anche Arancha Gonzales, ex ministro degli Affari Esteri spagnolo, felice di questa messa in luce della storia della penisola iberica a Pessac. Questo festival è forte, potente, le immagini d’archivio sono incredibili e ci commuoviamo.
Siamo travolti dalla violenza, dal male che l’uomo esercita nei confronti dell’uomo (…) E allo stesso tempo la resistenza ad essa opposta ci permette di restaurare un po’ di fiducia nell’umanità.
Félicie Roblin, produttrice
Le riprese sono finite, dobbiamo tornare indietro e prepararci per la sessione di montaggio.
Abbiamo potuto, attraverso questi tre eventi completamente diversi grazie alla loro programmazione, alle loro missioni, ai loro colori, ai loro attori, renderci conto che, in definitiva, hanno in comune questo desiderio di mettere in risalto gli altri, di trasmettere la conoscenza e il piacere della condivisione.
E anche questo ripristina un po’ di fiducia nell’umanità.
Il magazine “A ognuno il suo festival”, da scoprire su .3 Noa sabato 25 gennaio 2025 alle 18:25
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