Cultura/
Il mondo è un grande ospedale dove si cura sempre a tentoni
“Raccontarvi tutto della medicina vissuta nel quotidiano, dove l’incubo è più frequente della vittoria, un secolo fa come questa mattina”: sono le parole di Vikenti Veressayev nei suoi Appunti di un medico, apprezzati dal pubblico russo (e Tolstoj e Cechov all’unisono) ma suscitando la furia di alcuni suoi colleghi. A volte implacabile accusatore, a volte difensore delle inevitabili pratiche rischiose della medicina, costantemente lacerato dal dubbio e dai limiti della propria competenza, inorridito dalla ciarlataneria e dalla superbia di alcuni, nonché dall’omertà dell’ambiente, l’autore lascia, da sensibile scrittore, una testimonianza di eccezionale onestà, che fa rima con umanità…
Jean-Louis Kuffer
B
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