Il Sig. Jamai, intervenendo all’inaugurazione, martedì a Fez, della 39esima Giornata dell’Architetto, organizzata sotto l’alto patronato di Sua Maestà il Re Mohammed VI, ha invitato gli architetti a contribuire al successo di questi progetti di sviluppo con la prospettiva di affrontare le sfide del territorio vulnerabilità, “come dimostra la fragile situazione di diversi spazi all’interno della città”.
Ha osservato in questo contesto che la capitale spirituale del Regno è stata fondata e costruita attorno all’acqua da Moulay Idriss II, precisando che la scelta dell’ubicazione della capitale dell’Idrisside è stata realmente motivata dalla ricchezza dell’ambiente acquatico. , con una sessantina di fonti.
Il signor Jamai ha aggiunto che questo patrimonio storico e architettonico riflette il ricco patrimonio della Medina di Fez così come le sue tradizioni e valori che risalgono a più di 1.200 anni fa.
“L’esplorazione di queste specificità incoraggia davvero l’immersione in un universo vario, con tradizioni vibranti, know-how ancestrale e un patrimonio urbano e architettonico tanto ricco quanto innovativo”, ha continuato, sottolineando che lo sviluppo del citato sia a livello demografico che economico livello “ha permesso molto rapidamente l’espansione urbana della Medina”.
Il manager si è concentrato sul progetto di ricreare la vita all’interno della Medina attraverso un importante programma di animazione, aggiungendo che l’ambizione va oltre questo obiettivo e mira a integrare energie pulite per erigere questo spazio come “Medina Verde”.
Ha inoltre osservato che il tema di questa giornata: “l’architetto cittadino di fronte al cambiamento climatico”, sfida i cittadini, i professionisti e gli attori pubblici e privati e mira a instillare una dinamica collettiva per costruire un futuro sostenibile e duraturo della città di Fez.
Per Jamai, la celebrazione di questa giornata degli architetti coincide con la celebrazione del Capodanno Amazigh “Id Yennayer 2975”, un giorno che “testimonia la ricchezza e la diversità culturale del Regno di cui l’architettura è sempre portatrice”.
Voluta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti (CNOA), in collaborazione con il Ministero del Territorio, dell’Urbanistica, dell’Edilizia e delle Politiche Urbane, la giornata vede la partecipazione di architetti, esperti e decisori, oltre ai rappresentanti degli ordini e organizzazioni di architetti africani.
Questo incontro annuale, istituito in omaggio allo storico discorso pronunciato dal compianto Sua Maestà Hassan II il 14 gennaio 1986 a Marrakech, si è svolto quest’anno in un contesto di emergenza ambientale concentrandosi sul ruolo degli architetti nella transizione verso uno sviluppo sostenibile e approcci innovativi per rispondere alle crescenti sfide legate allo stress idrico e alla gestione dell’energia.
L’evento riunisce anche i presidenti delle principali organizzazioni professionali internazionali, tra cui l’Unione Africana degli Architetti (AUA), l’Unione Mediterranea degli Architetti (UMAR) e la Fédération des Architectes Francophones d’Afrique (FAFA).