Mostra di Steve McCurry ad Aix-en-Provence: un’accattivante retrospettiva al centro di 40 anni di fotografia documentaria

Mostra di Steve McCurry ad Aix-en-Provence: un’accattivante retrospettiva al centro di 40 anni di fotografia documentaria
Mostra di Steve McCurry ad Aix-en-Provence: un’accattivante retrospettiva al centro di 40 anni di fotografia documentaria
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Vincitore di numerosi premi, il fotografo americano Steve McCurry è entrato nella storia della fotografia documentaristica con il suo ritratto di Sharbat Gula, un’adolescente afghana dagli occhi verdi incontrata nel 1984 in un campo profughi in Pakistan.

Pubblicata sulla copertina del National Geographic l’anno successivo, questa famosa immagine è esposta tra decine di altre in una retrospettiva che il centro d’arte Caumont di Aix-en-Provence dedica questo inverno a questa star dell’agenzia Magnum.

Un narratore visivo

La mostra ripercorre quarant’anni di carriera, ripercorrendo i viaggi del fotografo attraverso numerosi paesi come il Giappone, la Birmania e soprattutto l’India, di cui cattura instancabilmente i colori.

Controverso per aver messo in scena certe immagini e aver praticato il ritocco digitale, colui che si definisce a “narratore visivo”piuttosto che come fotoreporter, rivela un nuovo aspetto del suo lavoro: la sua fascinazione per il monsone.

Mostra visibile al centro d’arte Caumont di Aix-en-Provence dall’8 novembre 2024 al 23 marzo 2025.

➤ Articolo pubblicato sulla rivista GEO Edizione Speciale n°124, “I viaggi in treno più belli dalla Francia”, da dicembre 2024 a gennaio 2025.

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