In “Va tutto bene, va tutto bene”, Camille Chamoux cerca rimedi ai mali

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Camille Chamoux, nel settembre 2024. BENJAMIN GUILLONNEAU

E se smettessimo di mentire a noi stessi, rispondendo automaticamente “Sto bene” alla domanda “Come stai?” “. A 47 anni, Camille Chamoux dice di aver capito “com’è stato andare a male” e ha trasformato la fragilità della condizione umana in uno spettacolo umoristico dal titolo sobrio Va bene, va bene. “Essendo un privilegiato bianco occidentale sulla quarantina, mi sentivo immortale”riconosce l’attrice e comica, che arriva sul palco del teatro parigino Bouffes vestita da ballerina di cabaret, body dorato e grandi piume rosa sulla schiena. “All’improvviso ho visto la salute fisica e mentale emergere nella mia vita”scivola, mentre si cambia dietro un paravento. Abbandonando le paillettes, indossa un abito beige, rigoroso e classico, più adatto a discutere di problemi medici di ogni tipo e dello spettro della nostra finitezza.

Per dieci anni Camille Chamoux ci aveva abituato a spettacoli intimisti e teatrali, mescolando accuratamente esperienze personali e prospettive sociologiche. Nel 2014, nel formidabile Nato sotto Giscardci ha invitato nella sua cameretta da ragazzina per prendere in giro i nostalgici fallimenti della sua generazione. Nell’eccellente Tempo di vivere (Molière dell’umorismo nel 2022), l’abbiamo trovata attorno a un grande tavolo da pranzo nei panni di una madre che sostiene l’ottimismo e la sdrammatizzazione, in un’epoca invasa da una frenesia tecnologica alienante.

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