Un tema unificante
Conta su questo tema del patrimonio per raggiungere quante più persone possibile. «In ogni caso, la gastronomia ci sta molto a cuore», conferma Stève Sponem, responsabile della comunicazione di Pau Pyrénées Tourisme. Sono sempre più numerose le persone che ci chiedono in dispensa dove mangiare un piatto di pollo. »
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Il capo curatore del patrimonio è desideroso di stabilire nuove partnership. È così che Basse-Plante ospiterà due proiezioni del cinema d’essai Le Méliès, nell’ambito di Un Eté al cinema, a luglio. Allo stesso modo, l’11 giugno un’associazione di cantastorie occuperà la Sala dei Cento Coperti per leggere storie in musica mentre si prepara il cibo. “Vogliamo accontentare”, confida Karine Leboucq.
Parti prelevate dalle riserve
In occasione della Giornata europea dell’artigianato, il 6 aprile, e delle visite tematiche in primavera, il castello trarrà dalle sue riserve porcellane di Sèvres e Parigi, un servizio da caffè ordinato da Napoleone III e stoviglie provenienti dal castello da Marracq – ormai in rovina – a Bayonne.
Allo stesso modo, la Società degli Amici del Castello di Pau, che tiene conferenze una volta al mese, si allineerà al tema generale. Il primo dell’anno, il 15 marzo, alle 14,30, sarà tenuto da Xavier Dectot che parlerà di “La storia viene in tavola”.
Mercoledì 26 marzo si terranno tre conferenze nell’ambito dei Nocturnes de l’histoire: “Bere e mangiare ai tempi delle bastide”, “I vini della cantina del castello di Pau nel 1579”, “Il battesimo del Béarnais” nell’Ottocento” e “La tavola del Sud-Ovest e l’emergere delle cucine regionali (1700-1850)”.
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Intanto il primo evento si svolgerà durante le Notti di Lettura. Dopo la presentazione, giovedì 23 gennaio, alle 19.30, di libri antichi in cucina e un laboratorio di scrittura aperto ai bambini dagli 8 anni in su, sabato 25 gennaio, alle 15, il castello offrirà una festa letteraria. “Per me che sono un buongustaio, leggere tutte queste storie è molto faticoso”, ammette l’attore Frédéric Handy che era in prova al castello qualche giorno fa. Dalle feste rabelaisiane alla frugalità del pasto contadino di Giono, passando per i cibi magici di Harry Potter, questa lettura si svolgerà nella sala dei Cento Coperti dove le sdraio accoglieranno gli ospiti. Chi non dovrebbe andarsene senza aver avuto diritto ad un piccolo dolcetto…
Dopo tre mesi estivi incentrati sui turisti, il castello promette a partire da ottobre uno “scintillante programma di feste a tema” per concludere l’anno.
Tutte le informazioni e le prenotazioni su https://chateau-pau.fr/ o per telefono allo 05 59 82 38 00.
100.000 persone hanno visitato il monumento nel 2024
Tra le visite al castello e le attività proposte al suo interno (come la Notte dei Ricercatori), il sito ha accolto, nel 2024, 100.000 persone. Se entriamo nel dettaglio, alla visita al castello hanno partecipato 87.000 persone, il che rappresenta un aumento del 19,5% rispetto al 2023. E in termini di programmazione dei servizi culturali, 13.000 persone hanno partecipato a un’animazione, contro 10.000 nel 2023. «È un anno molto soddisfacente”, ammette Vincent Nicolas, capo del dipartimento di sviluppo pubblico e culturale del Museo Nazionale e Patrimonio del Castello di Pau. Il record di presenze, 130.000 visitatori nel 2018, non è stato ancora raggiunto.
L’anno prossimo il castello potrà contare su un nuovo indicatore. I sensori, infatti, sono stati installati nel parco del castello a giugno. Permetteranno di registrare il numero di passanti che utilizzano questo spazio verde. Tra giugno e settembre ha già visto transitare 350.000 camminatori.
Dell’80% dei francesi che hanno frequentato il castello nel 2024, il 40% proviene dalla Nouvelle-Aquitaine, poi dall’Occitania e dall’Île-de-France. Il sito attira il 20% di stranieri, di cui una grande maggioranza spagnoli (la metà), da qui lo sviluppo dell’offerta di visite guidate in spagnolo. Seguono inglesi, tedeschi, belgi, americani, canadesi, italiani e portoghesi.