Divertiti. Le sfide delle imprese alimentari nella Bastide

Divertiti. Le sfide delle imprese alimentari nella Bastide
Divertiti. Le sfide delle imprese alimentari nella Bastide
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l’essenziale
Le imprese alimentari stanno vivendo un periodo di forte trasformazione, tra chiusure, acquisizioni e nuovi insediamenti. E difficoltà economiche.

A Revel ci preoccupiamo regolarmente della chiusura delle imprese alimentari. Alcune marche si sono così ritirate, come “Les Cakes Ô Funny”, il cui proprietario ha chiuso il negozio a luglio, “La Boucherie Alary” che non ha ancora un acquirente, o anche “Le Pain Perdu”, costretto a cessare la sua attività. “I costi di affitto e di installazione rappresentano talvolta grossi ostacoli per gli acquirenti, soprattutto nel settore alimentare, dove la gestione è più impegnativa”, spiega Alain Magnin Lambert, assessore comunale al commercio e all’economia.

Tuttavia, Revel ha sperimentato una rinnovata attività in alcuni settori. Dopo un periodo in cui l’offerta era a mezz’asta, aperture dinamiche, ad esempio, sono arrivate a riempire in pochi mesi l’offerta della macelleria. “Fred & Lalie”, una storica ristorazione gastronomica, ha aperto un punto vendita nel mese di ottobre, mentre “La Maison Bacchus” ha ampliato la propria attività offrendo un’area macelleria e ristorazione. In un’altra nicchia, è lo spazio “Fredfruit Gourmet” che ha compensato la chiusura del Mercato Coperto. “È incoraggiante vedere che gli imprenditori investono per soddisfare le aspettative dei cittadini, anche se ci sono ancora difficoltà”, aggiunge l’eletto.

Altri player stanno arricchendo l’offerta locale. Pierre Batigne, con la sua marca Toutensaumon, ha aperto in ottobre un punto vendita in rue Victor-Hugo, dove propone le sue specialità a base di salmone affumicato e piatti fatti in casa.

Una dinamica mista

Il rallentamento delle proposte progettuali è tuttavia indiscutibile. «All’inizio del mandato ricevevamo da tre a quattro responsabili di progetto alla settimana. Oggi ce ne sono appena uno al mese», confida Alain Magnin Lambert. Il calo dei candidati può essere spiegato da diversi fattori: difficoltà nel reperire fondi personali, inasprimento delle condizioni di finanziamento e, talvolta, gestione rischiosa delle imprese esistenti. “Non dobbiamo dimenticare l’impatto della pandemia, che è diventato un fattore di esitazione per questo tipo di imprese”, aggiunge.

A sostegno delle iniziative, il Comune sottolinea che ci sono aiuti, in particolare per la riqualificazione energetica dei negozi. Una spinta gradita.

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