Il quinto romanzo dello scrittore losannese Roland Buti, “Les petits musiques”, racconta la storia di due adolescenti che partono per la tangente nel mondo molto conservatore del Giura vodese negli anni ’60. Una storia tenera e sottile di apprendimento si è svolta nelle terre della sua infanzia.
Sainte-Croix (VD), anni ’50. La forte nevicata impone il silenzio su questa piccola città industriale “agguatata tra due pieghe del Giura, in fondo a una chiusa”. Assemblatore di macchine fotografiche presso la fabbrica Bolex, Dino Roccasecca, detto Rocca, fu una delle prime ondate di immigrati italiani ad unirsi alle linee di produzione del Giura vodese.
Rimasto vedovo dalla nascita del figlio Ivo, quest’uomo tarchiato incontra, come un angelo caduto dal cielo, la bionda e bella Máša, un’attrice cinematografica di origine ceca. Da questa congiunzione di esuli nasce Jana, una giovane ragazza intraprendente la cui libertà risalta in questo universo montuoso con le sue meccaniche ben regolate.
I Trenta Anni Gloriosi
Racconto allegorico, tragicommedia familiare, il quinto romanzo di Roland Buti affascina per il modo dell’autore di rileggere le forme del dramma classico alla luce della nostra storia contemporanea. Dopo “Le milieu de l’horizon”, Premio del Pubblico RTS nel 2014, adattato per il cinema, e “Grand National” (Premio Lettres frontières 2020), “Les petits musiques” continua un’esplorazione romantica delle Trenta Gloriosa Romandes, dispiegando la sua trama nel cuore di uno dei fiori all’occhiello dell’industria svizzera: meccanica di precisione, produzione di giradischi, macchine fotografiche, orologi, macchine da scrivere e carillon.
Un crepitio laborioso e monotono invase la città; l’aria si riempiva di piccoli rumori metallici, un ticchettio continuo simile al ronzio degli insetti desiderosi di strofinarsi le elitre.
I lavori sociali
La metafora dell’automa musicale è chiara: la melodia della felicità svizzera funziona solo se i suoi componenti restano al loro posto. In questi ingranaggi sociali oliati dall’unzione del protestantesimo, la minima deviazione deve essere severamente corretta. Da adolescente e giovane adulta, Jana lo ha imparato nel modo più duro.
Come la maggior parte dei personaggi femminili dei romanzi di Buti, Jana segue il suo desiderio. Libera dal suo corpo e dal suo spirito creativo, preferisce rapidamente la scuola marinata alle rigide linee dei compiti scolastici. Ma la sua indipendenza spaventa: privata della libertà “per scopi educativi”, la giovane sperimenta poi l’internamento che molti “elementi asociali” hanno vissuto fino agli anni ’70.
Col senno di poi, vediamo anche che questo periodo dei Trenta Anni Gloriosi ha generato molti esclusi, e che è all’origine di una carbonizzazione accelerata del pianeta.
Una lingua segreta
Simbolo di questa armonia fabbricata, il carillon svolge poi un ruolo concreto nel romanzo: Máša lavora all’esportazione dei carillon prodotti a Sainte-Croix. Ai suoi figli riporta una borsa piena di meccanismi Colibri difettosi, che prendono con gioia. Attraverso un semplice stratagemma, Jana scopre di poter attivare in modo ritardato la Musica di questi automi in miniatura. Le “piccole musiche” diventano allora, nei loro giochi, una forma di linguaggio segreto, un segno di richiamo o un’esca destinata a disorientare il nemico.
I ritornelli dell’epoca, tra cui “Da dove comincio”, tema del film “Love Story”, scandiscono il tortuoso viaggio di questi due giovani esseri con tenera complicità. Perché se il mondo degli adulti intende imporre loro i suoi noiosi meccanismi, Ivo e Jana conservano, fino alla fine, questa “piccola musica” che li unisce.
Musica dei giochi infantili, alla quale Roland Buti è intimamente legato. Fin dalla sua giovinezza a Sainte-Croix, l’autore losannese ha conservato l’aspetto delle sue prime emozioni. Sotto la sua penna, la natura del Giura vodese freme come un grande corpo fantastico, ricoperto di nebbie, profumi e abissi misteriosi. Un’atmosfera selvaggia che trionfa sui rigori del tempo e ci incanta a sua volta.
Nicolas Julliard/mh
Roland Buti, “Les petits musiques”, edizioni Zoé, gennaio 2025
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