«Sono sempre molto felice di venire a presentare un film al Sénéchal», ha dichiarato la produttrice di Lectourois Sylvie Pialat durante l’anteprima del film «Quiet Life» venerdì 3 gennaio. «Ho letto la sceneggiatura del regista greco Alexandros Avranas e ho mi è piaciuto subito. L’idea gli è venuta dopo aver letto un articolo del “New York Times” sulla sindrome della rassegnazione, descritta in Svezia circa dieci anni fa. Questa sindrome colpiva soprattutto i figli dei migranti russi e jugoslavi. Alexandros Avranas racconta la storia di una coppia russa arrivata in Svezia con 2 figli. , al quale gli comunichiamo la sua espulsione”.
“Dovreste sapere”, ha continuato Sylvie Pialat, “che la Svezia accoglie molto bene i migranti. Sono ospitati, i bambini vanno a scuola. Ma, dopo un anno o due, il tempo impiegato per studiare la loro pratica, se non vengono accettati, mancano 10 giorni alla partenza”.
La sindrome da rassegnazione è quindi letargia, una forma di coma in cui il bambino cade, come per ritirarsi dal mondo, per non tornare da dove è venuto. Può dormire per 2 o 3 anni.
La sindrome da rassegnazione è stata ufficialmente riconosciuta come malattia in Svezia dal 2014.
Il film è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. È trasportato da una messa in scena di fredda perfezione, da un arredamento minimalista e dalla contenuta violenza delle emozioni. L’attrice Chulpan Khamatova, nel ruolo della madre, già vista in “Addio, Lenin!” e “La febbre di Petrov”, fuggiti dalla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina nel 2022.
“Quiet life”, di Alexandros Avranas, con Chulpan Khamatova, Grigoriy Dobrygin e Naomi Lamp, sarà proiettato al cinema Le Sénéchal di Lectoure venerdì 17 gennaio alle 21.