la vera storia di Yasuke, lo schiavo nero diventato samurai

la vera storia di Yasuke, lo schiavo nero diventato samurai
la vera storia di Yasuke, lo schiavo nero diventato samurai
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È follia nelle strade di Kyoto in questo giorno di primavera del 1581. I residenti si accalcano per vedere un gruppo di stranieri diretti al castello Azuchi del daimyo (signore della guerra indipendente) Oda Nobunaga. Tra questi, un missionario gesuita italiano, Alessandro Valignano. Ma quello che attira l’attenzione di tutti è uno schiavo e un nero. Sebbene non sia il primo africano ad entrare in Giappone, il suo fisico è particolarmente impressionante. Il portoghese Jorge Alvares, in uno scritto del 1547, menziona il colore della sua pelle e la sua statura, “6 shaku e 2 sun” (cioè circa 1m88). Nobunaga, il daimyo in persona, ne è affascinato: lo fa lavare per assicurarsi che il colore della sua pelle sia effettivamente naturale! Nelle sue memorie si meravigliava della sua forza fisica, che descrisse come “equivalente a quella di 10 uomini”. Affascinato, lo mette al suo servizio e lo battezza Yasuke. È questo personaggio misterioso che la nuova opera della saga di Assassin’s Creeds, Shadows, si propone di incarnare.

Probabilmente originario del Mozambico, il futuro Yasuke viene strappato dalla sua terra natale dai mercanti di schiavi che lo portano a Goa. Lì fu acquistato da una compagnia di sacerdoti gesuiti ed entrò al loro servizio. Dopo aver trascorso qualche tempo in questa importante stazione commerciale portoghese situata nelle Indie, si imbarcò con Valignano nel 1579. Direzione un’altra missione a Kyushu, l’isola più meridionale dell’arcipelago giapponese. In quel periodo il Giappone attraversava un periodo di grande instabilità (…)

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