l’essenziale
L’artista belga espone le sue opere incise fino al 14 gennaio, rue de l’Embergue.
L’artista Olivier Deprez espone sulle pareti della galleria Réplique, a Rodez, le sue opere figurative incise su legno che sono essenzialmente legate al suo ultimo lavoro Welk e alla rivista Holz. Questa pubblicazione di Bruxelles in formato 50 x 61 cm con un’impaginazione compresa tra 28 e 32 pagine è distribuita in sole 10 copie per uno o due numeri annuali.
Olivier Deprez lo realizzò con l’amico Roby Comblain, che dopo aver lavorato per il teatro si dedicò all’incisione, in uno stile decisamente astratto. Holz significa legno, in tedesco. L’incisione segna così l’inizio di una collaborazione artistica e amichevole tra il fumettista Olivier Deprez e lo scenografo Roby Comblain. È stato in seguito a questo incontro e a una mostra congiunta che la rivista è nata nel 2020.
Per quanto riguarda il libro di Olivier Deprez, Relitto, Di cui sono presentate diverse copie alla Galleria Rutena, l’opera rivela le molteplici sfaccettature e la ricerca plastica dell’artista. La rivista e il libro sono due progetti intrecciati. La rivista è stampata su carta giapponese koso extra fine (10 g.). “Attraverso il gioco delle trasparenze, testi e immagini appaiono in perpetuo movimento che, a causa della semplificazione del volume, si accompagna a un rallentamento della lettura. A questo contribuisce non poco la leggerezza della carta”. Specifica Olivier. In questo, Holz si avvicina ad una certa definizione di libro d’artista definendosi un oggetto d’arte, essendo progettato in maniera artigianale e pubblicato in poche copie.
L’approccio narrativo
Nella galleria Réplique sono presentate le incisioni della rivista (1). Le opere sono state stampate su carte cinesi yuanshu e fuyang (25 g.) che offrono un’ottima qualità di stampa. Nato nel 1966 a Binche, in Belgio, Olivier Deprez vive a Gard da diversi anni. Il suo lavoro artistico è al crocevia tra il pittore e incisore belga Frans Masereel (1889 -1972) e l’approccio narrativo dei fumetti. Si è formato all’Istituto Saint-Luc di Bruxelles. Il suo approccio all’immagine e alla narrazione è totalmente intriso del tempo trascorso nel campus: “Una delle caratteristiche di questo insegnamento era un curriculum estremamente diversificato… così che la mia formazione si è orientata verso discipline diverse dal fumetto.” Olivier scopre l’incisione e incide romanzi alla fine dei suoi studi. Nel frattempo sperimenta varie tecniche, utilizzando l’acrilico, il carboncino, la china, passando dal colore al bianco e nero, ma non si accontenta mai. Poi un giorno lesse Il castello. Attraverso una sorta di romantico viaggio iniziatico, il giovane artista si sente “una risonanza molto forte” che lo spinge a disegnare. Dai suoi disegni si dedicò all’incisione su legno per l’adattamento del romanzo di Franz Kafka. Alcuni materiali scavati non verranno svolti completamente, offrendo contrasti molto piacevoli nella stampa. “Quando ho stampato i primi legni, ho capito che avevo il mio rapporto tra il bianco e il nero” spiega.
Da quel momento in poi l’artista rimase affascinato dall’interazione tra testo e immagine. Collabora regolarmente con pittori, fotografi, attori, scrittori e poeti per progetti espositivi o pubblicazioni, con l’obiettivo di “per abolire i limiti tra i generi e dare al libro tutta la sua forza espressiva.”
Tra i suoi numerosi progetti, Olivier Deprez sta preparando un nuovo lavoro sul tema del rapporto con l’immagine e l’incisione. È in corso anche un progetto con Florence Pazzottu, poetessa, scrittrice e regista per la realizzazione di un libro d’artista dal titolo Mina H. contro Dracula. Infine, l’artista espone le sue opere fino al 5 gennaio al Museo d’arte contemporanea di Sérignan.
(1). La mostra sarà aperta il venerdì dalle 15:00 alle 18:30 e il sabato dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30 il 20, 21, 27 e 28 dicembre.