VIDEO – Ogni settimana i nostri critici cinematografici commentano un film uscito nelle sale. Oggi, “Vingt Dieux”, il primo film di Louise Courvoisier che emoziona Marie Sauvion e Samuel Douhaire.
Di Marie Sauvion, Samuel Douhaire
Pubblicato il 14 dicembre 2024 alle 11:00
HA A Cannes, lo scorso maggio, non mancavano i superlativi per descrivere questo primo lungometraggio: “Un magnifico primo film fatto con il cuore […] che ti farà sciogliere.” Pochi mesi dopo, Venti Dei arriva nelle sale preceduto da un’aura che non si può negare. Totone, contadino del Giura, aveva solo 18 anni quando perse il padre e si ritrovò solo a dover prendersi cura della sorellina. L’orfano si propone di creare la migliore contea dell’anno per vincere la bella somma che accompagna la medaglia.
Il vantaggio di questo primo film di Louise Courvoisier è che racconta la povertà rurale senza cadere nel pathos o nell’artificiosità: “Molti personaggi del cinema francese, li conosciamo, non li biasimiamo, avrebbero realizzato una sorta di dramma sociale un po’ duro, con la macchina da presa in spalla, sulla vita quotidiana un po’ grigia della gioventù rurale, riconosce Marie Sauvion. Louise Courvoisier trasforma il suo personaggio in un eroe. »
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“Vingt Dieux” di Louise Courvoisier, una scappatella gustosa nella campagna della contea
Louise Courvoisier ha realizzato il suo primo film a casa, nel Giura, in famiglia (molti dei suoi parenti compaiono nei titoli di coda) e si è circondata di attori non professionisti. Clément Faveau, che interpreta Totone, è un allevatore di polli nella vita reale. “È una sorta di storia iniziatica del tutto inaspettata per noi spettatori cittadini, più abituati al cinema da camera francese”, riassume Samuel Douhaire. Questo primo film è un vero e grande successo.
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