Il film biografico “Fanon” del regista Jean-Claude Barny arriva a Dakar il 17 dicembre al cinema Pathé nell’ambito del Dakar-Court. Un film su questa figura emblematica della lotta anticoloniale e pensatore visionario del XX secolo? secolo, non può passare inosservato.
In questo periodo in cui il dibattito sulla sovranità è ovunque, arriva nelle sale un film dedicato a uno dei più importanti pensatori e attivisti a favore dell’emancipazione dei neri. Jean-Claude Barny, regista di origine guadalupana, mostra ancora una volta il suo impegno per la memoria dei neri affrontando l’iconico Fanon.
Accattivante affresco cinematografico su Frantz Fanon descritto da Yassine Elalami del quotidiano marocchino L’Opinion, nella sua edizione di mercoledì scorso (4 dicembre), dopo la presentazione in prima mondiale del film biografico durante le “Proiezioni Speciali” del Festival Internazionale del Cinema di Marrakech 2024, le immagini di Jean-Claude Barny non sono una successione di momenti salienti della vita del celebre scrittore e rivoluzionario. È un ritratto intimo e sensibile di Fanon.
Il film mira a esplorare l’impatto delle idee di Fanon sul nostro mondo contemporaneo. Interpretato da Alexandre Bouyer, la cui somiglianza con Fanon è sorprendente, cattura nella sua recitazione, secondo il giornalista, le complessità, i dubbi, le lotte e la determinazione dell’eroe martinicano.
Dopo Porta del cazzo Poi IL Vestiti in cui partecipa al casting, Jean-Claude Barny si stabilisce in Guadalupa dove pubblica il suo primo lungometraggio Neg Maron nel 2005. Da allora, Jean-Claude Barny non ha smesso di raccontare la storia del suo popolo.
Nato nel 1925 a Fort-de-France in Martinica, Fanon è uno dei più grandi pensatori di origine antillana. Psichiatra e saggista, ha combattuto per tutta la vita per decolonizzare le menti e curare i colonizzati dalla loro alienazione, Fanon non sa accontentarsi di fare campagne attraverso la penna, è stato anche un uomo d’azione. Ha preso parte alle lotte per l’indipendenza in Africa, in particolare in Algeria dove ha vissuto.
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