Prima mostra in Costa d’Avorio del fotografo senegalese Alun Be

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Abidjan, la mostra (Ri)Silenzio è liberamente accessibile presso la galleria LouiSimone Guirandou fino al 4 gennaio 2025. Per la sua prima mostra personale in Costa d’Avorio, il fotografo senegalese Alun Be rivela il suo universo poetico e introspettivo.

Le dieci opere della serie raffigurano la stessa bambina in un paesaggio costiero. Messo in scena in una ricerca iniziatica e onirica, con un uso sistematico di metafore e simboli, sottolinea Perfect Black, anche lui fotografo, ma che è venuto ad assistere all’inaugurazione come semplice spettatore: “ La descriverei come una serie raffinata, narrativa, introspettiva, visivamente molto piacevole. È una specie di viaggio, vediamo questa ragazzina che si interroga. All’inizio con il suo vestito rosso, isolata di fronte al mare… Poi la vediamo di nuovo pescare maschere africane con la canna da pesca. Successivamente, vediamo questa bambina evolversi in un vestito bianco. È davvero un viaggio, un viaggio, ma evolversi, mettersi in discussione, navigare. »

Una ricerca personale, ma anche universale, da cui deriva il titolo della mostra, spiega l’artista Alun Be : « “(Re)Silenzio” significa semplicemente “ritorno al silenzio”. Ho avuto un grande percorso artistico che mi ha permesso di esporre in tutto il mondo, in Asia, America, Europa, Africa. Avevo bisogno, personalmente, di tornare in questo luogo dove la mia creazione era più ingenua e, quindi, più autentica, più sincera, più onesta. Allora ho dovuto riprendere questa strada, tornare in questo silenzio dove tutto ha avuto inizio. Tutti attraversiamo questi momenti, in cui diciamo a noi stessi “IoHo camminato, Ho percorso tanti chilometri nella mia vita, e oggi mi sento persa e ho bisogno di ritrovare me stessa, di ritornare a qualcosa di più… semplicemente me stessa”. »

Dalla mostra emerge un’atmosfera accogliente, servita da una scenografia intima, dove le pareti sono dipinte di grigio scuro e solo le fotografie sono illuminate. Una scelta della gallerista Gazelle Guirandou. “ Per ogni mostra abbiamo una scenografia diversa. E lì abbiamo voluto ridipingere per creare una sensazione di intimità. Questa è una serie abbastanza intima, che ha un’intera storia, quindi la scenografia è stata studiata di conseguenza. Quello che cerchiamo di offrire è un percorso certo, per poter apprezzare meglio queste opere. Questo percorso non è obbligatorio, ovviamente, ma la scenografia è stata pensata per invitare le persone a seguirlo. »

La galleria LouisSimone Guirandou chiuderà l’anno con questa mostra, che durerà fino all’inizio di gennaio.

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