Tra poche ore, sulle rive dell’Arno, sarà emozione. Uno dei grandi ambasciatori del trotto europeo, anzi mondiale, dirà addio alla competizione. Nella capitale del Rinascimento, Vivido saggio come completerà un’opera dall’impronta indelebile. Il trottatore attivo più argentato (3.673.382 euro) del vecchio continente merita di uscire dalla porta principale del Gran Premio Duomo, di cui è campione uscente. Il campione con 21 vittorie nel Gruppo I verrà festeggiato come si deve in terra fiorentina. La rappresentativa della casacca Bivans riceverà un primo applauso da parte del pubblico”dopo la sua prima mancheinforma Riccardo Santo, direttore sportivo dell’ippodromo. Intorno alle 13:30 farà il giro della vittoria”. Per questo evento speciale, “per rendergli omaggio è stato pubblicato un libro che sarà distribuito gratuitamente al pubblico”, continua. Un lavoro scritto dal nostro collega Luigi Migliaccio, “su richiesta di Antonio Somma, apprende il giornalista di Equ.Tv. Ha voluto segnare l’occasione per celebrare l’addio alle gare di Vivido saggio come. Il lavoro “ripercorre la sua storia, in particolare quando sua madre, Blue Chip del tempioè stato acquistato dalle vendite negli Stati Uniti. Ma soprattutto ho portato dentro tutti i protagonisti che hanno segnato la sua carriera”. Questo libro, riccamente illustrato con foto, non è pubblicato per la vendita.
Per questo “der”, non sarà Matthieu Abrivard ma il suo mentore, Alessandro Gocciadoro, l’uomo che ha saputo dare nuovo slancio alla carriera del “campionissimo”. Un bel simbolo. “Ha dato tanto ma è comunque molto bravoconfida il nocetano. E’ ancora un puledro. Ci ho lavorato mercoledì. È perfetto. Sapevo che per me sarebbe stato l’ultimo allenamento della mia carriera. Tutti nella stalla hanno scattato foto e video per conservarne il ricordo. È un cavallo coraggioso e gentile. È amato da tutti nella stalla. I miei figli lo accarezzavano ogni mattina. Domenica mi siederò al suo Sulky per l’ultima volta. Sarò molto commosso. E probabilmente inizierò a piangere. Vivido è un cavallo che ci ha dato tanto”. In effetti, il figlio di Yankee Glide ha offerto al celebre professionista transalpino una prima consacrazione del Gruppo I sul nostro suolo (Grand Critérium de Vitesse de la Côte-d’Azur 2020) ma anche a Vincennes (Prix de France 2022).
Nell’era Gocciadoro, Matthieu Abrivard visse l’epopea “alla grande” sul sulky di Vivido saggio come. “Ragazzo, l’avevo fatto Jag de Bellouet Di più Vivido rimane il migliore che ho avuto in imbracaturaconfida a Olivier Bornia. Il tandem ha vinto una serie di 11 gironi “.Il trotto internazionale di Yonkers rimane senza dubbio la nostra più grande vittoria. Professionalmente, questo è il risultato più notevole della mia carriera. Non dimentico il Prix de France, ma anche i nostri scontri Sorprendente. L’”annusata” inserita nel Critérium de Vitesse (2023) dove alla fine abbiamo vinto (Nota del redattore, a fronte Emeraude de Bais). Mi ha regalato le vittorie più grandi della mia carriera di pilota. E’ un cavallo dal temperamento pazzesco. Si è adattato a tutto. Potevi metterlo sul camion, sull’aereo o sulla barca, alle gare era sempre calmo. Sai che stai guidando un grande campione, ti mette subito a tuo agio. Era capace di fare tutto, sia un percorso veloce che un percorso di tenuta. Non ha mai vinto di gran lunga e se la è presa con calma. Era la sua forza.”
Un track record straordinario
Nell’era delle razze moderneVivido saggio come è stata in grado di sostenersi a lungo termine e ai massimi livelli. Il segno dei grandi campioni. In prima linea fin da giovane sotto la guida di Marco Smorgon, il favorito del Derby (dai) 2016 ha resistito alla prova del tempo e si è ripreso magnificamente. Se non ha avuto successo durante la parentesi con Sébastien Guarato, ha fatto un altro passo avanti al suo arrivo con Alessandro, per ritagliarsi un posto d’elezione tra i migliori trottatori europei. Fin dall’inizio, ha infranto il record di velocità in Francia (1’08”6, a Cagnes-sur-Mer nel 2019) prima di essere battuto dal suo connazionale e coetaneo, Verniciatura griglia (1’08”1), lo scorso marzo. Un record di velocità che avrebbe stabilito prima al Prix de France del 2022 (1’09”7).Idao de Tillard non lo abbassa quest’anno (1’09”4). Nel suo palmares figurano tre Grand Critérium de Vitesse de la Côte-d’Azur, due Prix de l’Atlantique, un Premio René Ballière, il Premio Henri Cravoisier, il Gran Premio Turilli e perfino il Freccia d’Europa… Se manca la Loteria, che avrebbe fatto piacere al suo proprietario napoletano, non si allontanò molto da un’incoronazione nell’Elitloppet (seconda Don Fanucci Zet nel 2021). Vivido saggio come calza perfettamente con la definizione di campione di Antonio Somma: “Un campione deve saper vincere su ogni pista del mondo”. In attesa di incrementare eventualmente il suo score a 38 vittorie su 97è uscita dalla carriera, il “fuori classe” ha più che adempiuto al suo contratto. Ha fatto sognare i suoi tifosi. Ciao Vivido e grazie di tutto!
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