Il 25 novembre 2024, il corpo senza vita di Marine Vlahovic, giornalista indipendente di 39 anni, è stato scoperto sulla terrazza sul tetto del suo appartamento nel 1° arrondissement di Marsiglia. Secondo l’accusa “l’autopsia della vittima consente di escludere in questa fase l’intervento di terzi”. Sono in corso le analisi tossicologiche per determinare le cause esatte della sua morte.
Marine Vlahovic è stata particolarmente apprezzata per il suo lavoro sul Medio Oriente. È stata corrispondente a Ramallah, in Cisgiordania, dal 2016 al 2019. Nel corso della sua carriera ha collaborato con diversi media come RFI, Radio France, Le Soir e Radio Télévision Suisse (RTS). Il suo podcast “Carnets de corrispondente”, trasmesso su ARTE Radio, le è valso il premio Scam come miglior podcast documentario nel 2021.
Con sede a Marsiglia dal 2019, Marine Vlahovic è rimasta impegnata nella causa palestinese. Ha tentato di tornare nei territori palestinesi e ha realizzato diversi documentari mettendo in risalto le voci dei giornalisti di Gaza. ARTE Radio le ha reso omaggio definendola “una giornalista rigorosa e allo stesso tempo profondamente umana”.
Sebbene le circostanze precise della sua morte non siano ancora chiare, si attendono i risultati delle analisi tossicologiche per fornire ulteriori informazioni. Reporter Senza Frontiere (RSF) ha espresso la sua profonda tristezza alla notizia della sua morte. In un tributo, RSF ha dichiarato: “Come RSF, questo giornalista sensibile e di talento era desideroso di rendere visibile e ascoltata la situazione dei giornalisti a Gaza. Mancherà a noi, così come ai suoi amici e colleghi palestinesi. »
Il lavoro di Marine Vlahovic ha spesso fatto luce su realtà ignorate. La sua eredità continua a ispirare il giornalismo impegnato e serve a ricordare l’importanza della libertà di stampa in tutto il mondo.