È la quarta volta che la chiesa Saint-Pierre Saint-Paul di Épernay (Marna) ospita una cerimonia del genere in omaggio al “Taulier”. Questo sabato, 30 novembre, diverse centinaia di fan si sono riuniti per celebrare una messa a margine del settimo anniversario della morte del cantante.
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Dalla Seine-et-Marne, dal Nord, dal Sud, dal Belgio, erano circa 400 dai quattro angoli della Francia e dai paesi di frontiera, tutti riuniti per Johnny Hallyday.
È nella chiesa Saint-Pierre Saint-Paul di Épernay (Marna) che si onora la memoria del cantante, questo sabato 30 novembre, una settimana prima del settimo anniversario della sua morte, il 5 dicembre 2017.
“Ce l’ho come tatuaggio e a casa ho una stanza solo per Johnny“, dichiara con orgoglio Guy. Fan fin dall’adolescenza, ha dimostrato la sua passione anche attraverso i suoi figli. “Ho dato a tutti un nome che finisce con Y: “Fanny, Anthony, Wendy e Jérémy“.
Come una messa classica, viene celebrata da un abate. Seduta su una panchina con il marito, Edwige si gode il momento. “Ci piace davvero Johnny Hallyday. È quasi il mio stesso anno: lui è nato il 18 aprile 1943, io il 18 aprile 1944. Sulla sua tomba ho festeggiato anche il mio ottantesimo compleanno” dice a chi si considera “un grande fedele“.
Gli abati ci accolgono sempre con gentilezza e ci lasciano fare quello che vogliamo in termini di canti e presentazione
Jacky BlavierPresidente dell’associazione “100% Fans di Johnny Hallyday, Rock’n’Roll e Blues”
Come molti fan, Guy ed Edwige sono membri dell’associazione Fan al 100% di Johnny Hallyday, del rock’n’roll e del bluesuna struttura nata dopo la morte de “L’idolo dei giovani” e che conta ogni anno sempre più iscritti. “Ad ogni concerto la partecipazione aumenta, con persone provenienti da tutta la Francia, ma anche dal Belgio e dalla Svizzera” dice Jacky Blavier, il presidente.
L’ex consigliere comunale della città di Épernay si dice orgoglioso di essere alla guida di un’associazione di fama nazionale e internazionale. “Questi concerti vengono organizzati ogni anno in una chiesa nel momento della sua morte, poiché i funerali di Johnny si sono svolti nella chiesa della Madeleine (a Parigi, ndr). Gli abati ci accolgono sempre con gentilezza e ci lasciano fare quello che vogliamo in termini di canti e presentazione“esulta.
Il punto è proprio questo: approfittare della solennità di una chiesa per ascoltare il rock riconoscibile di Johnny Hallyday. “È più di una messa, è una meditazione attorno al ricordo di Johnny […]i fan sono lì per riunirsi e ascoltare di nuovo la musica di Johnny. È un po’ di gioia.”
La messa è un momento quasi sacro, come se Johnny Hallyday avesse un’aura divina. L’occasione per molti di ricordare i “Taulier” e i concerti a cui hanno assistito. “C’è un divario, quindi cerchiamo di colmare questo divario tra di noi, onorando la sua memoria” spiega Philippe. “C’era una grande comunità quando siamo andati a vederlo in concerto […] ed eventi come questi ci permettono di ritrovarci” conclude, prima di rituffarsi nella sua commemorazione.
L’omaggio a Johnny Hallyday in chiesa, ma anche fuori. Sulla piazza, una decina di motociclisti – una comunità molto legata al cantante – si sono radunati per onorare anche il simbolo di Johnny Hallyday.