Cosa è successo durante la cerimonia di chiusura del festival cinematografico Chéris-Chéries mercoledì scorso alla Bibliothèque MK2 nel 13° arrondissement di Parigi? L’evento LGBTQIA+, la cui missione è premiare la diversità delle rappresentazioni delle minoranze nel cinema, è oggi al centro di uno scandalo dopo la pubblicazione di un post su Instagram di uno dei membri della giuria.
Julia Layani, podcaster e membro della giuria per il concorso di cortometraggi, giovedì ha pubblicato un post su Instagram in cui accusava gli altri membri della giuria di antisemitismo. Spiega di voler unirsi ai firmatari di un forum per condannare le atrocità a Gaza, in Libano e in Iran chiedendo che venga aggiunta una menzione agli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 e ancora detenuti a Gaza. I firmatari avrebbero rifiutato ed escluso Julia Layani dal loro discorso. Nonostante tutto, è salita sul palco della cerimonia di chiusura del Festival per portare il suo punto di vista, precisando di aver vissuto «qualcosa di estremamente violento dietro le quinte». Nel suo post su Instagram, la conduttrice del podcast ebrea sostiene che questa rivolta fa seguito all’intervento di Caroline Fourest in uno dei suoi programmi, che ha posizioni “controverse” sul conflitto israelo-palestinese.
In seguito a queste accuse, il gruppo MK2 che organizza il festival ha dato il suo sostegno a Julia Layani spiegando in un comunicato stampa “Riaffermiamo con forza il nostro impegno per un festival rispettoso di tutti, qualunque siano le loro origini, credenze o opinioni” . Ma l’incidente ha già avuto conseguenze molto concrete da quando la prima vicepresidente della regione Île-de-France, Florence Mosalini Portelli, ha deciso di sospendere i 20.000 euro di sovvenzioni di Chéries-Chéris, su richiesta di Valérie Pécresse secondo A Il parigino.