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Una mobilitazione internazionale online per denunciare il “French Touch”
La Francia afferma di proteggere più del 30% delle sue acque quando in realtà ne protegge meno dello 0,1% nella Francia continentale.. Secondo il quadro internazionale definito dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), proteggere significa “proibire le attività industriali e le infrastrutture”. Senza questa condizione rigorosa, chiara e logica, le aree marine protette (AMP) non possono dirsi “protette”. Tuttavia, nel 2021 in Francia, la pesca industriale metropolitana ha effettuato quasi la metà del suo sforzo di pesca (47%) nelle cosiddette aree marine “protette”.
Senza una vera protezione, gli ecosistemi marini non possono fornire alcun “beneficio”: né la salvaguardia delle specie, né il mantenimento della funzione di deposito di carbonio dei fondali marini.
Avremmo dovuto agire anni fa. Qualsiasi ritardo nell’adozione di misure finalmente efficaci per il clima e la biodiversità ha conseguenze drammatiche per l’umanità.
La fine della menzogna francese sulle AMP potrebbe essere decisiva per il mondo intero.
Le AMP dovrebbero essere vasti spazi, costituiti da milioni di animali marini che potrebbero “respirare” di fronte alla massiccia distruzione a cui sono soggetti.
Ricorda che le AMP sono essenziali per molte ragioni:
- Clima : l’oceano è il principale regolatore climatico del pianeta. Ha già assorbito più del 90% del calore in eccesso generato dalle attività umane. L’oceano determina il ciclo dell’acqua del nostro pianeta.
- Ambientale: le vere AMP proteggono gli habitat essenziali per il ciclo di vita delle specie marine: zone di riproduzione, vivai, ecc. All’interno di un’AMP veramente protetta, la biomassa si moltiplica in media da 5 a 7 in pochi anni.
- Socioeconomico: le vere e proprie AMP consentono di offrire ai pescatori artigianali zone di non concorrenza con la pesca industriale. Infatti, i pescatori artigianali (di lunghezza inferiore a 12 metri, le cosiddette professioni “dormienti”) sono autorizzati a pescare nelle AMP, tranne nelle zone di protezione “rigorosa” dove non è consentito il raccolto, per consentire alla biodiversità di rigenerarsi completamente, quindi in modo artigianale i pescatori beneficiano di redditi migliori: i pesci sono più numerosi e di dimensioni maggiori.