Va bene, siamo entrambi in anticipo. Infatti fu il primo ad arrivare. Indossando scarpe da ginnastica che sembrano fatte per l’avventura, Ben Mazué, con il suo border collie rannicchiato ai suoi piedi, ha scelto un tavolo sulla terrazza di questa piazza di Ménilmontant, nel 20e quartiere di Parigi, dominato dall’imponente “chiesetta” Notre-Dame-de-la-Croix, cara a Charles Trenet. La stretta di mano è franca, il sorriso discreto, l’espressione concentrata. “Cosa faremo esattamente?” “, chiede l’artista, come se stessimo per intraprendere un’ablazione del peritoneo. Per prima cosa, bevi qualcosa. Una birra. Abbazia, versione pinta. Lo sentiamo in riserva. Forse perché era stato un buon anno dai tempi del cantante-musicista Quando cammino − successo scritto dopo la rottura con la madre dei suoi due figli − aveva accuratamente evitato i media. Dopo aver lasciato “seppellire completamente” dal tour Zénith con lo spettacolo “Paradis Tour” (trofeo per il concerto dell’anno alle Victoires de la musique 2022). L’ultima data onorata, Ben Mazué, anche lui carico di un disco d’oro, aveva bisogno di un taglio. Scomparire.
“Facciamo mestieri artigianali non così ben definiti, in cui possiamo perderci in progetti troppo dispendiosi in termini di impegno, soprattutto quando riscontriamo successi e si moltiplicano richieste entusiasmanti”spiega il musicista − “Scusa, ho dimenticato di brindare”si corregge l’artista 43enne, con gli occhi così profondamente azzurri che lo perdoniamo facilmente. In questi giorni ritorna col botto È orauscito il 27 novembre e primo titolo del suo prossimo album Famiglia (preordine ma attualmente nei negozi dal 28 febbraio 2025). Con uno stile che mescola parlato-cantato, soul e rap, Ben Mazué racconta le vertigini delle nostre vite connesse, i dolori del cuore, il desiderio attualissimo di “tagliare la strada” (titolo di uno dei suoi successi con Grand Corps Malade e Gaël Faye) .
Lettere dal cuore
Da giugno a Ognissanti, avevamo già ritrovato il suo tono di voce carezzevole ascoltando “Amour Jungle”, il suo podcast di lettere del cuore lette, commentate e dibattute con gli ospiti (11 puntate, trasmesse due al mese). Lui stesso ha ospitato questi spettacoli ideati con Fanny Sydney, l’attrice della serie Dieci per centoUN “grande amico”. “Questo podcast è nato durante il confinamento. Mi sono ritrovato bloccato a casa, quindi ho chiesto ai miei abbonati sulle reti di inviarmi lettere dal cuore. Ne ho ricevuti centinaia! Ma in quel momento non ho fatto nulla al riguardo. »
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