Pochi artigiani al mondo sanno come viene arrotolata, senza soluzione di continuità, questa forma tubolare e flessibile nata nel XIX secolo.e secolo e ripreso da Bulgari per farne una delle sue firme.
«Solo venti persone al mondo ne conoscono i segreti di fabbricazione“, insiste con orgoglio Lucia Silvestri. La direttrice artistica di Bulgari è venuta appositamente a Parigi il mese scorso per condividere la sua passione per il Tubogas e per svelare, in compagnia di due artigiani orafi, alcuni dei principi fondamentali della sua costruzione. Armati di rocchetti di filo d’oro, di una morsa, di pinze e di una strana bacchetta, compiono il primo gesto che consiste nell’avvolgere due lunghi nastri d’oro con i bordi rialzati attorno ad un’asta di legno, detta anche nucleo, in modo che si incastrino e si tengano insieme senza eventuali saldature. Successivamente, l’asta, che dà la corona al prezioso tubo, viene rimossa affinché il gioiello prenda vita. Questa tecnica unica richiede molta destrezza e quasi tre anni di formazione nello stabilimento del marchio a Valenza, in Italia.
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«Negli anni ’40, quando la casa cominciò a interessarsene, non c’era nessuno più audace, femminile e innovativo di Tubogasreprend Lucia Silvestri. I nostri clienti ci dicono che per il suo aspetto tecnico questa collezione non intimidisce mai, nemmeno su una collana di alta gioielleria, anzi. Tubogas funziona come un’armatura per le donne ! » Fu proprio nel 1948 che la sua flessibilità ispirò, in Bulgari, la sinuosità di un serpente e apparve sui primi orologi Serpenti. Un’idea che verrà presto emulata, trasformandosi in collane e braccialetti, presto adottata da donne assertive come Liz Taylor, la sua migliore cliente e migliore ambasciatrice. Al culmine della sua gloria al tempo di Cleopatragarantisce una visibilità pazzesca indossandolo sul set.
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Il glamour di Cinecittà
In realtà l’invenzione di questa forma risale alla seconda metà dell’Ottocento, nel pieno della rivoluzione industriale. Il suo nome evoca gli spirotube, detti anche “gas pipe”, questi tubi di collegamento del gas cittadino degli anni ’20 o quelli degli scarichi di alcune auto da corsa.
Oggi, per comprenderne il meccanismo, basta guardare un flessibile doccia: un assemblaggio flessibile e senza soluzione di continuità di nastri di acciaio dai contorni arrotondati e puliti. Niente di molto glamour si potrebbe dire, eppure! Questa lavorazione in metallo venne utilizzata su platino da numerosi gioiellieri del periodo Art Déco e ripresa in un radioso oro giallo dall’audace Bulgari che ne fece un elemento distintivo.
« Il motivo Tubogas è così riconoscibile e legato alla storia di Bulgari che tutti pensano che lo abbiamo inventato noi !aggiunge Laura Burdese, vicedirettore generale della gioielleria romana. Con la sua estetica vintage e contemporanea, ha attraversato i decenni e ha sempre unito tutte le età, i sessi e le nazionalità. »
Ma fino ad ora questa tecnica intelligente veniva utilizzata principalmente per le collezioni di orologeria e alta gioielleria della casa. Era giunto il momento che fosse anche il protagonista di una linea di alta gioielleria. Il tutto con sedici nuovi prodotti, che hanno richiesto la torcitura di 30 chilometri di filo d’oro! Una raffinata versione con bracciale in oro giallo, un’altra in tre ori (un vero successo comunque a 9.800 euro) e una terza tempestata di studs di diamanti. Girocolli, pendenti e altri girocolli sono incastonati con il motivo Parentesi oppure con tanzaniti, rubelliti e tormaline verdi. Una collezione che si ricollega al glamour di Cinecittà.
« Se unisce così tanto è perché Lucia Silvestri e i laboratori hanno sempre cercato di mantenerne il design contemporaneo – grazie a nuove linee e accostamenti di colori delle pietre – pur rispettando la sua eredità vintage.continua Laura Burdese. Per il 140° anniversario della casa, abbiamo voluto focalizzare nuovamente l’argomento, per dare vita a Tubogas nella sua forma più pura, tutto in oro giallo – un’altra firma Bulgari – privo di diamanti o altri simboli. I nostri clienti non l’hanno mai trovato così moderno. » Anche a Liz Taylor sarebbe piaciuto molto.