Spazio fluido, opera contemporanea di Benjamin Hamon al Théâtre de la Porte Saint-Martin

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Parigi. Teatro della Porte Saint-Martin. 26-XI-2024. Benjamin Hamon: Spazio fluido, opera su libretto del compositore. Diretto da: Nathalie Gendrot, interpretato da Victoria Duhamel. Scenografia: Lionel Lesire. Costumi: Vera Pierantonigiuia. Luci: Olivier Oudiou, rilevato da Anne Bigou. Suono: Olivier Duperron. Video: Gabriele Alessandrini. Con: Albane Carrère, mezzosoprano; Aurore Ugolin, mezzosoprano; Odile Heimburger, soprano; Thill Mantero, baritono; Aimrery Lefèvre, baritono; Eleonora Deveze, soprano. Ensemble Calliopée, direzione musicale: Takenori Nemoto

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Cosa potrebbe esserci di più leggero di un’unità di cure palliative che conduce esperimenti clandestini su pazienti in fin di vita?

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Benjamin Hamon affronta il tema largamente tabù delle “esperienze di pre-morte” per creare un’opera profondamente commovente. In una produzione tanto intensa quanto raffinata, firmata per questo revival da Victoria Duhamel, Spazio fluido ci porta in 1h30 di suspense, intrecciando un intrigo quasi poliziesco con i misteri dell’Aldilà.

Eseguita dall’Ensemble Calliopée, diretto da Takenori Nemoto, la partitura si sviluppa a flusso suggestivo mix di fiati, archi e pianoforte, che lascia il posto ad alcuni momenti concertistici, più lirici man mano che si avvicina l’epilogo. Le voci dei mezzos Albane Carrère e Aurore Ugolin si rispondono in un commovente duo medico-paziente che funziona, oltre alle qualità vocali, grazie ad una vera forza di incarnazione. Da segnalare anche la presenza scenica di un monumentale bozzolo traslucido, unico “personaggio” a non lasciare mai il palco della Porte Saint-Martin, che si alza e si abbassa per portare i pazienti verso la loro “decorporazione”…

L’opera di Benjamin Hamon si conclude con l’idea inquietante che è avvicinandosi il più possibile alla morte che possiamo riuscire non ad allontanarla, ma a superare la paura che essa incute in noi. Sembra, secondo la famosa massima, che né il sole né la morte possano fissarsi. Al contrario, Spazio fluido affronta i misteri ultimi a testa alta e usa abilmente il potere dell’arte lirica per lenire la nostra grande angoscia esistenziale. Un’opera terapeutica.

Crediti fotografici: © Pocket lirica

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Parigi. Teatro della Porte Saint-Martin. 26-XI-2024. Benjamin Hamon: Spazio fluido, opera su libretto del compositore. Diretto da: Nathalie Gendrot, interpretato da Victoria Duhamel. Scenografia: Lionel Lesire. Costumi: Vera Pierantonigiuia. Luci: Olivier Oudiou, rilevato da Anne Bigou. Suono: Olivier Duperron. Video: Gabriele Alessandrini. Con: Albane Carrère, mezzosoprano; Aurore Ugolin, mezzosoprano; Odile Heimburger, soprano; Thill Mantero, baritono; Aimrery Lefèvre, baritono; Eleonora Deveze, soprano. Ensemble Calliopée, direzione musicale: Takenori Nemoto

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