La famiglia reale del Qatar si scontra in tribunale per i diamanti

Una storia che potrebbe essere una bella serie: un famoso diamante del XVII secolo, del valore stimato di 25 milioni di euro, sta provocando una vera e propria spaccatura nella famiglia reale del Qatar, due rami della quale sono impegnati in una battaglia davanti ai tribunali per determinare il legittimo proprietario .

La pietra preziosa da 70 carati, risalente all’era Moghul e soprannominata L’Occhio dell’Idolo, sarebbe stata scoperta nel XVII^e secolo nelle miniere indiane dell’antico regno di Golconda. Trasparente, finemente colorato di azzurro, sarebbe stato di proprietà di un sultano ottomano che, secondo la leggenda, lo custodiva nel tempio di Bengasi. Più recentemente, è appartenuto al gioielliere Harry Winston prima di essere acquistato dallo sceicco Saud bin Mohammed Ali Al-Thani per 7 milioni di sterline nel 2004. Lo aveva tenuto nella sua cassaforte personale e, a saldo della sua proprietà, lo sceicco Saud ha donato il pietra preziosa alla Elanus Holdings (fondazione di cui sono beneficiari la moglie e i figli). Morì poco dopo, nel 2014.

Oggi, lo sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, cugino e collezionista d’arte residente a Londra, afferma di essersi assicurato il diritto di acquistare la pietra per 7,8 milioni di sterline attraverso la sua casa d’aste, Qipco. Il diamante era stato infatti prestato a Qipco nel 2014, per essere esposto in una mostra, e parte del contratto di prestito prevedeva un’opzione di acquisto nel caso Elanus volesse venderlo. Il prezzo di questa vendita si baserebbe su valutazioni indipendenti raccolte dalle parti venditrici e acquirenti oppure su 7,8 milioni di sterline, a seconda di quale sia il più alto. Secondo quanto riferito, la pietra sarebbe stata messa in vendita durante la pandemia del 2020, ma gli avvocati di Elanus ritengono che questa vendita non sia conforme all’accordo, ritenendo che l’offerta di vendita fosse un “errore” e che la proposta non fosse “venuta da un solo membro della famiglia.