Un’inchiesta pubblicata mercoledì da Politis riporta gravi accuse contro l’attore Gérard Darmon. Nove donne, tutte tecniche e che hanno lavorato su sei riprese tra il 2018 e la scorsa estate, denunciano comportamenti sessisti e violenze sessuali, citando “umiliazioni”, “insulti sessisti”, un “sentimento di insicurezza” e “proposizioni di natura sessuale o non sessuale”. contatto fisico consensuale”.
Le vittime ricoprivano incarichi come vestiari, truccatori, registi o assistenti di produzione.
Un Gérard Darmon che esercita l’“onnipotenza”
Descrivono Gérard Darmon che esercita l'”onnipotenza” sui set. Uno di loro, stagista 19enne all’epoca dei fatti, ha raccontato che dopo aver rifiutato le sue avances, l’aveva insultata e umiliata: “ciao cagnolina, preferiresti che ti chiamo cagnolina o troietta? » Ha sporto denuncia contro la produzione per “mancanza di tutela”.
Un primo aiuto regista spiega che un giorno, mentre lei era seduta a gambe incrociate, Gérard Darmon avrebbe “messo la mano tra [ses] cosce dentro [lui] salutando.” In reazione al suo disagio, l’attore ha ribattuto: “Va tutto bene, non mi darai un MeToo!” »
Le vittime denunciano un dilemma profondo: quello di denunciare questa violenza temendo per il proprio futuro professionale. “Sono rapporti di controllo di una persona che è onnipotente e che sa che se se ne va il film si ferma”, dichiara uno di loro. Un altro sottolinea: “Gérard Darmon è bancabile, ha una simpatia pubblica molto forte. E noi? »
L’attore nega i fatti
Secondo quanto riferito, altre dieci donne hanno condiviso testimonianze simili Politicoma ha preferito restare anonimo, temendo le conseguenze della copertura mediatica.
Contattato da PoliticoGérard Darmon ha negato le accuse contro di lui e ha rifiutato di rispondere a un elenco di domande inviate tramite e-mail e messaggio.