Una tragedia nella tragedia. Il padre di una donna hawaiana scomparsa dall’8 novembre è stato trovato morto domenica all’aeroporto di Los Angeles (California). Ryan Kobayashi era partito da Maui per andare a prendere la figlia trentenne Hannah. Dopo tredici giorni di tentativi infruttuosi, lo sfortunato si è suicidato in un parcheggio. Secondo la zia della giovane donna scomparsa, Ryan “è morto di dolore” al pensiero di non rivedere mai più la luce dei suoi occhi. “Era instancabile, ma non ce la faceva più. Amava sua figlia infinitamente”, ha detto Larie Pidgeon al Daily Beast.
Il 58enne americano ha mosso cielo e terra per trovare le tracce di Hannah, esplorando anche Skid Row, un quartiere disagiato e pericoloso di Los Angeles. Invano. La settimana scorsa ha detto alla CNN che il suo rapporto con sua figlia non era in buone condizioni prima della sua scomparsa. Le autorità però non hanno perso la speranza: lunedì hanno detto alla famiglia della donna scomparsa che avevano motivo di credere che Hannah fosse ancora in giro. “La polizia ha dispiegato gran parte delle sue forze e le ricerche sono state intensificate. Quindi pensiamo che sia ancora da qualche parte”, testimonia sua zia.
Dopo aver lasciato le Hawaii, Hannah Kobayashi è scomparsa l’8 novembre durante uno scalo a Los Angeles, mentre era in viaggio per New York. La fotografa avrebbe dovuto incontrare lì la zia Georgan Montalvo e assistere con lei ad un concerto, ma sull’aereo per la Grande Mela non è mai salita. Secondo chi le è vicino, la trentenne sarebbe stata vista il 10 novembre in un centro commerciale di Los Angeles. Il giorno successivo, una telecamera di sorveglianza l’ha ripresa vicino a una stazione della metropolitana in compagnia di una persona non identificata. Sempre l’11 novembre l’americano ha postato per l’ultima volta su Instagram.
Il giorno dopo la scomparsa di Hannah, le persone intorno a lei hanno ricevuto strani messaggi dal suo telefono. “Ha detto che era spaventata e che qualcuno stava cercando di rubarle i soldi e la sua identità. Messaggi strani e criptici… Cose sulla matrice… Non gli somigliavano affatto. E poi, all’improvviso, niente più comunicazione”, spiega Larie. Da allora il cellulare del trentenne risulta spento.
Diversi membri della famiglia hanno viaggiato dalle Hawaii e da New York per partecipare alla ricerca. In difficoltà anche il RAD Movement, associazione che aiuta le famiglie delle persone scomparse, scrive la BBC. “Hannah è tuttora ricercata e si ritiene che sia in pericolo immediato. È essenziale che tutti restino vigili”, ha avvertito il gruppo su Facebook.
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