Il 20 novembre l’Empire Comedy Club ha promesso una sorpresa. Ed è grande: dopo Dony London, Alizon Defrance, Elies Zoghlami e Guillaume Dolle, Paul Mirabel ha bruciato le tavole. Dopo aver acquistato i cannelés, ironizza sulla sua popolarità: “Oggi c’è davvero un grosso problema di notorietà. Non sono sicuro che nel 1480, per strada, la gente dicesse: ”ma no! Cristoforo Colombo! Ho le allucinazioni!”
Ovviamente, anche se era lì per il suo prossimo spettacolo, Paul Mirabel ha suscitato un’ovazione. Ma le prime parti hanno suscitato anche le risate delle 130 persone presenti. Dieci minuti ciascuno per conquistare gli applausi del pubblico. Il piccante Dony London, asiatico barbuto, “una delle persone che durante il confinamento ha spaventato di più tutti”, Alizon Defrance, che negherà sempre di aver scoreggiato “con il fervore di un bianco accusato di violenza sessuale”; Elies Zoghlami, ex infermiere, che esultava ad ogni morte: “un vassoio in più per Bibi”. Guillaume Dolle ha preso con eleganza l’ultimo turno prima di Paul Mirabel, con i suoi sorrisi alla Michel Serrault e il suo mondo che prendeva il pubblico controcorrente (rossa).
Autoironia ad alta quota
L’Empire Comedy Club ha offerto una scena eclettica, vivace, banale, che ha colto nel segno. Ciò che tutti questi cabarettisti avevano in comune era un alto livello di autoironia: “Ogni volta che salgo sul palco, nessuno mi conosce. Mi dico: dove sono i 4 milioni di spettatori di Facebook? » chiese Guillaume Dolle. Questo è il rischio che corre questo luogo: valutare a priori il valore di uno spettacolo è impossibile, nella misura in cui uno spettacolo può esistere online senza aumentare le presenze in teatro. Max Gonzalez, uno dei co-leader dell’Impero, ha assicurato mercoledì sera che avrebbe voluto organizzare ogni mese un comedy club. Il prossimo è quindi previsto per il 18 dicembre.
Comedy Club de l’Empire Bordeaux, 14, rue de La Devise, a Bordeaux. Come. 05 56 48 80 00 o [email protected]