In una petizione indirizzata all’UNESCO, 300 professionisti della cultura hanno invitato domenica l’istituzione a garantire la protezione del patrimonio libanese, in particolare Baalbeck, alla vigilia di un incontro cruciale presso la sede parigina dell’agenzia delle Nazioni Unite.
In Libano, gli attacchi di Israele, in guerra aperta dal 23 settembre contro Hezbollah, colpiscono in particolare le città di Baalbeck (est) e Tiro (sud), i cui siti antichi sono elencati come patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Il 6 novembre, gli attacchi su Baalbeck hanno colpito un’area vicino alle rovine romane. Il governatore della regione ha assicurato che “un missile era caduto nel parcheggio” dei templi millenari.
Su richiesta del Libano, lunedì si terrà presso la sede parigina dell’UNESCO, una “sessione straordinaria” del Comitato per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato.
Resa pubblica domenica, la lettera firmata da 300 professionisti della cultura, tra cui archeologi e accademici, è stata inviata ad Audrey Azoulay. Esorta il direttore dell’UNESCO a “adottare tutti i mezzi” e “misure rafforzate, comprese le sanzioni”, per “proteggere questi tesori insostituibili”.
Baalbeck
I firmatari sono “tutti uniti dalla stessa preoccupazione, quella di preservare nella sua interezza il patrimonio culturale e archeologico del Libano, in particolare Baalbeck”.
“Il patrimonio culturale del Libano (…) è seriamente minacciato dai ricorrenti attacchi contro antiche città come Baalbeck, Tiro e Anjar, tutte elencate come patrimonio mondiale dell’UNESCO”, lamenta la petizione.
Il testo invita “gli stati che hanno la necessaria influenza sulle parti belligeranti” a usare “tutta la loro forza diplomatica e militare” per “fermare senza indugio tutte le azioni militari che minacciano la distruzione o il deterioramento” dei siti libanesi.
La ONG Change Lebanon, all’origine dell’iniziativa, afferma di aver mobilitato curatori di musei, accademici, archeologi e scrittori in Francia, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Con le sue colossali costruzioni costruite nel corso di più di due secoli, “Baalbeck rimane una delle vestigia più imponenti dell’architettura romana imperiale al suo apice”, ricorda l’UNESCO sul suo sito web.
Ogni anno, il luogo ospita il prestigioso Baalbeck Festival, fondato nel 1956 e divenuto un must della scena artistica: artisti che hanno segnato il loro secolo, come Oum Kalthoum, Charles Aznavour ed Ella Fitzgerald, hanno tenuto concerti nel Rovine romane.
Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonti: ats/afp