Uno storico omaggio a Girault de Prangey

Uno storico omaggio a Girault de Prangey
Uno storico omaggio a Girault de Prangey
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STORIA. I membri dello Shal hanno celebrato, ieri domenica 17 novembre, la giornata della memoria, incentrata sull’inaugurazione della stele in memoria di Joseph-Philibert Girault de Prangey, una personalità locale le cui azioni, di respiro internazionale, sono da studiare.

“Grazie per la vostra presenza oggi, nella bella stagione di Ognissanti”, esordisce Pierre Gariot, presidente della Società Storica e Archeologica di Langres (Shal), nell’introduzione ad un breve discorso di presentazione che precede l’intervento di Olivier Caumont , curatore dei musei Langres. “Siamo riuniti oggi per celebrare il Giorno della Memoria, con una visita al cimitero di Collinière”, ha detto ieri domenica, 17 novembre, in mattinata. Prima di aggiungere: “È una visita speciale. Sarà segnato dall’inaugurazione della tanto attesa stele in omaggio a Girault de Prangey. »

Il progetto era atteso ormai da quattro anni ma, con il Covid che c’è stato, la sua realizzazione ha dovuto attendere la fine del 2024, come ha sottolineato il presidente, non poco orgoglioso che sia stato finalmente realizzato. Un omaggio sostenuto da Olivier Caumont, che è intervenuto per offrire alla trentina di presenti una biografia dei principali fatti da ricordare su questa personalità locale, “le cui marche nel Sud dell’Alta Marna scompariranno presto a poco a poco”.

Una vita completa e complessa…

«Una vita straordinaria per un uomo le cui azioni sono oggi troppo poco conosciute», esordisce Olivier Caumont, prima di lanciarsi nella spiegazione dei momenti salienti della vita di Girault de Prangey. Apprendiamo così che questo illustre personaggio di Langres ha vissuto una vita molto movimentata, praticando in numerosi campi e utilizzando numerose tecniche nei suoi diversi centri di interesse che sono la fotografia, l’architettura, la storia, l’arte, i viaggi, la scoperta e la conservazione del patrimonio.

Olivier Caumont strizza l’occhio anche alla Società Storica e Archeologica di Langres, di cui Girault de Prangey è uno dei fondatori, oltre ad aver dedicato parte del suo lavoro alla creazione di un primo museo a Langres, occupandosi allo stesso tempo del conservazione e analisi dei bastioni e degli altri monumenti della sua città che tanto amava. La ricerca portata avanti nel corso di diversi anni ha permesso anche di aggiornare gradualmente il suo lavoro, sia a livello locale che internazionale: una mostra sul suo tema ha avuto luogo al Metropolitan Museum of Art di New York.

Accompagnato da articoli isolati, due studi universitari e progetti di Langrois! Gloria postuma per le sue azioni? In ogni caso, dopo aver ascoltato attentamente queste spiegazioni, la visita è proseguita per i trenta presenti con un tour delle notevoli tombe presenti a La Collinière, con le spiegazioni appassionate di Pierre Gariot, Olivier Caumont e dei membri dell’associazione.

Dal nostro corrispondente

Canile Romano

Girault de Prangey: un artista versatile

Nato nel 1804 e morto nel 1892, Joseph-Philibert Girault de Prangey crebbe nell’Alta Marna e divenne un uomo dalle molteplici sfaccettature: archeologo, storico dell’architettura, pioniere della fotografia, artista, ecc. Lascia dietro di sé una ricca eredità scientifica e artistica nel dipartimento, in Francia e anche a livello internazionale. Pioniere della fotografia e grande viaggiatore, nel corso della sua vita visitò buona parte della Francia, la zona alpina, ma anche tutti i paesi del bacino del Mediterraneo, passando per l’Algeria, il Marocco, l’Andalusia, la Sicilia, l’Italia, la Grecia, la Turchia, e molti altri.

In un’epoca in cui viaggiare era un rischio, molti non tornavano vivi. Costruì poi una villa a sua immagine a sud di Langres, più precisamente nel Domaine des Tuaires a Courcelles Val d’Esnoms. Quando morì, non rimase molto di ciò che volle offrire in testamento: la villa e i giardini scomparvero rapidamente, la sua tomba smantellata. La Società Storica e Archeologica di Langres fa così rivivere in parte la memoria di questo illustre personaggio la cui vita è troppo spesso trascurata.

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