Tra gioia e resilienza, Céline Dion si rivela in un documentario: News

Tra gioia e resilienza, Céline Dion si rivela in un documentario: News
Tra gioia e resilienza, Céline Dion si rivela in un documentario: News
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“La mia passione per il palcoscenico non morirà mai”: Céline Dion si rivela in un documentario allo stesso tempo toccante e gioioso che ripercorre la sua carriera e non si sottrae ai problemi di salute che affronta da anni.

“Non sono morta”, ha detto all’AFP la cantante del Quebec lunedì sera a New York, durante la première di “Je suis: Céline Dion”.

Il 56enne canadese soffre della sindrome della persona rigida (RPS), una malattia autoimmune di cui non si conosce la cura e che provoca dolore acuto, difficoltà di movimento e spasmi.

«Quando la vita ti mette davanti a una sfida, hai due scelte: affrontarla di petto oppure no», spiega Céline Dion, che assicura che la sua decisione di discutere la sua situazione nel documentario è allo stesso tempo «un grande dono e una grande responsabilità.

Lei, che è apparsa raramente in pubblico dall’annuncio della sua malattia, spera anche che il film incoraggi le persone che soffrono della stessa sindrome.

«È difficile essere qui ma allo stesso tempo sono molto commossa», ha dichiarato anche la star sul tappeto rosso, questa volta in francese. “Je sens que j’ai encore énormément de soutien et beaucoup d’amour et j’espère que ce documentaire va aider, parce que moi ça m’a aidée beaucoup, même si c’est un combat pour toujours, un jour à la ora.”

Nel dicembre 2022, la cantante con più di 250 milioni di album venduti ha annunciato per la prima volta la malattia che l’ha costretta a mettere in pausa la sua carriera.

– “Pane benedetto” –

Irene Taylor, la regista di questo documentario che sarà disponibile su Prime Video dal 25 giugno, ha spiegato all’AFP che Celine Dion aveva posto una condizione per realizzare questo film: poter raccontare la propria storia, con parole proprie, piuttosto che avere persone che parlano di lei.

“Per una come me che ha il compito di raccontare storie, era il pane santo”, ha confidato.

“Si è mostrata senza fronzoli, in modo molto autentico nelle sue gioie, come nei suoi dolori”, ha aggiunto il regista.

Il documentario offre immagini d’archivio di questa bestia da palcoscenico famosa in tutto il mondo, ma offre anche una finestra sulla sua vita domestica, con i suoi figli e i suoi cani.

Racconta anche la sua malattia, con un lungo brano che mostra la star in piena crisi, completamente immobile e incapace di parlare.

Il film la presenta certamente segnata dalla perdita di quella voce che l’ha fatta conoscere, ma sono piuttosto la sua gioia di vivere e il suo immancabile senso dell’umorismo a trasparire sullo schermo, così come il suo amore per la famiglia, i suoi amici e la musica .

Celine Dion ha sempre pensato – come racconta nel film – di dover produrre mele belle e lucenti per i suoi fan, che pagano cifre ingenti e fanno ore di fila per sentirla cantare.

Lunedì sera a New York, ha spiegato di essersi commossa fino alle lacrime per il recente messaggio di un fan: “Non siamo qui per le mele, ma per il melo”.

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