Il rapper, in custodia cautelare da settembre dopo un incidente stradale mortale, è comparso giovedì in un altro caso per falsa detenzione datato 2022.
Rap, soldi e risse: giovedì 14 novembre è stato richiesto un anno di carcere per violenza contro il rapper Koba LaD, processato al tribunale di Melun (Seine-et-Marne) per il rapimento nel 2022 del suo manager che il musicista accusa di frode .
In una stanza tesa e gremita, dove parenti e fan del rapper si sono confrontati con un massiccio dispiegamento di polizia, l’artista 24enne dai bei dreadlock e i suoi tre nuovi soci sono comparsi fino a tarda notte per aver aggredito la storia del suo mentore , al fine di costringerlo a rimborsare i soldi e a rompere i loro legami contrattuali.
Molto a suo agio al microfono – dal palco dei detenuti -, con un sorrisetto all’angolo delle labbra, Koba LaD ammette davanti ai giudici una rissa avvenuta in strada tra loro il 18 aprile 2022 ma nega qualsiasi rapimento di Marvin I. detto ” Deusspi”. “Ci siamo rotolati a terra e abbiamo combattuto”, elude.
Colpi trattenuti, non sequestro
Ammettendo “dubbi” in questo fascicolo “un po’ vuoto” e mancando indagini, la procura chiede contro di lui due anni di carcere, uno dei quali sospeso solo per le percosse e non per il sequestro.
Che dire delle possibili allusioni a questa vicenda in diverse canzoni che dicono “Vedo il mio vecchio manager piangere ancora per pietà, gli tolgo l’affare di bocca”, o ancora vantarsi di “aver ripreso l’orologio da tuo padre in davanti alla tua ragazza”?
“Non possiamo usare frasi musicali per cause legali. È intrattenimento”, ribatte Marcel Junior Loutarila, il cui vero nome è il suo vero nome, provocando risate nella stanza. Ma dalla parte delle parti civili non abbiamo riso. Era più la paura che stava trapelando.
Reclamo di Koba LaD
Piumino Louis Vuitton sulle spalle, la vittima Marvin I. conferma a parole “alcune divergenze risolte” con il suo “fratellino” della città di Parc aux Lièvres, la cui svolta nel rap è avvenuta nel 2018.
“Pensavano che li avrei inseguiti. È una sciocchezza”, dice questo ragazzo alto, acuto, poco loquace, oggetto di una denuncia da parte di Koba LaD per sospetto di appropriazione indebita di centinaia di migliaia di euro dai proventi della sua musica. L’indagine su questo aspetto è ancora in corso.
Ictus e perdita di coscienza
Secondo il racconto del manager, al ritorno da uno showcase in un club di Lille, è stato portato di primo mattino dai membri dell’entourage di Koba LaD, in un magazzino abbandonato a Essonne. Lì è stato picchiato e ha perso conoscenza.
Chi è Koba LaD, rapper coinvolto in un incidente mortale sotto l’effetto di droghe?
Quando ha ripreso conoscenza, si è ritrovato con un gruppo di “sei-sette” davanti all’abitazione della compagna Sarah B. a Vert-Saint-Denis, cittadina della conurbazione di Melun (Seine-et-Marne). . All’interno vengono sequestrati la sua compagna e il fratellino.
Per diverse ore la violenza è piovuta su “Deuspi”. “Ha cominciato ad avere convulsioni, a tremare. Sanguinava, la sua testa cominciava a raddoppiare, addirittura a triplicare le sue dimensioni”, descrive con voce tremante la sua compagna Sarah B., interrogata per due ore sul banco dei testimoni dagli avvocati della difesa.
“Hanno detto: ‘Deve firmare, deve firmare’. Volevano che il signor I. firmasse una violazione del contratto”, racconta la giovane, sul punto di piangere.
Fatti “totalmente falsi”.
Dopo diverse ore, gli aggressori se ne sono andati, saccheggiando e vandalizzando l’appartamento. Da quando si è costituita parte civile in questo caso, Sarah B. racconta di essere stata regolarmente minacciata, arrivando al punto di trovare un gatto sgozzato nel suo parcheggio e di aver dovuto spostarsi due volte. Non appena la sua testimonianza fu completata, la polizia lo scortò fuori dal tribunale attraverso una porta sul retro.
Occhiali dalla montatura dorata e lenti fumé sul naso, orecchie forate da un anello dorato, i coimputati di Koba LaD denunciano fatti “totalmente falsi”. La Procura ne chiede la liberazione.
Koba LaD è attualmente in custodia cautelare da settembre per omicidio colposo avvenuto a settembre nella Val-de-Marne in un incidente stradale.