Dietro la sua sorella maggiore, più forte che mai, l’emittente d’informazione continua supera di poco RTL e si colloca come la seconda emittente radiofonica più ascoltata in Francia, secondo i risultati diffusi da Médiamétrie giovedì 14 novembre per il periodo settembre-ottobre.
Diversi record di ascolto sono caduti giovedì mattina su Radio France, dopo l’annuncio dei risultati della Médiamétrie per il periodo settembre-ottobre. E innanzitutto dalla parte dell’ultra leader France Inter, più che mai in testa superando per la prima volta nella sua storia i 7 milioni di ascoltatori (+265.000 ascoltatori in un anno), raggiungendo il 12,8% di ascolto cumulato nel periodo. Cifre mai viste prima per nessuna emittente radiofonica, che confermano la potenza dell’antenna diretta da Adèle Van Reeth. Ciò nonostante i tumulti interni degli ultimi mesi, con il licenziamento di Guillaume Meurice o il ritorno movimentato di Patrick Cohen allo spettacolo del mattino. Senza dimenticare le ricorrenti critiche ad un presunto orientamento politico troppo di sinistra. “France Inter è una radio che unisce, non divide, ha twittato Léa Salamé in reazione a questo eccellente pubblico. L’Inter è una radio popolare, non riservata a pochi. L’Inter non ha mai riunito così tanti ascoltatori nella storia della radio”.
Sempre ultima, Europa 1 rialza la testa
Ma è forse la vicina France Info che forse realizza la performance storica di questa ondata di ascolti, conquistando il secondo posto e superando così RTL. In senso stretto: l’antenna pubblica riunisce in media ogni giorno 4,97 milioni di persone, per un’audience cumulata dell’8,9%. Ha guadagnato circa 18.000 ascoltatori in più rispetto allo scorso anno. Mentre RTL perde molto: 300mila fedeli persi in un anno, per 4,90 milioni di ascoltatori medi e l’8,7% di audience cumulata. Anche se rimane seconda per share con il 10,7% (la misura più seguita dal mercato pubblicitario), l’emittente del gruppo M6 continua a vedere i suoi risultati Médiamétrie crollare negli ultimi mesi. Tuttavia, per una volta, aveva annunciato diverse novità nel programma del rientro a scuola: in particolare l’arrivo di Thomas Sotto a presentare lo spettacolo del mattino, in sostituzione di Yves Calvi, relegato a fine giornata. Insufficiente, almeno nel breve termine.
RTL sembra aver risucchiato il suo pubblico dalla strategia iper offensiva (e di estrema destra) di Europa 1. Dopo Pascal Praud, l’arrivo pomeridiano di Cyril Hanouna con il suo show iper divisivo Camminiamo sulle nostre teste contribuisce alla buona forma della stazione. L’antenna Bollorizzata ha guadagnato nel periodo rispetto allo scorso anno 347.000 ascoltatori, per 2,48 milioni di fedeli in media e il 4,4% dell’audience cumulato, restando però ultima tra le radio generaliste. In questa categoria, RMC rientra altrettanto gravemente. La stazione oggi di proprietà di Rodolphe Saadé, tuttavia, è rimasta abbastanza stabile negli ultimi anni. Ha perso 330.000 ascoltatori in un anno, attestandosi a 2,9 milioni di ascoltatori in media e al 5,2% dell’audience cumulativa.
Francia Cultura supera i 2 milioni, Nova si presenta
Dietro, nella serie dei primati della Casa Rotonda, abbiamo appena compiuto un passo importante anche dal lato di France Culture. Con la soglia dei due milioni di ascoltatori, mai raggiunta finora, e largamente superata in questo periodo settembre-ottobre. Hanno ascoltato l’emittente pubblica una media di 2,11 milioni di fedeli, 267.000 in più rispetto allo scorso anno, per un ascolto cumulato del 3,8% (+0,5 punti in un anno). Lì, il programma mattutino di Guillaume Erner (alla sua decima stagione in onda) attira sempre più orecchie, con una media di 942.000 ascoltatori (+154.000 in un anno).
Record anche per France Musique con 1,26 milioni di ascoltatori giornalieri (206.000 in più rispetto allo scorso anno) per il 2,3% dell’audience cumulata. “France Musique, che altro?” esclama il suo direttore Marc Voinchet, elogiandolo Liberazione i meriti di“una “radio-passione” che offre vere e proprie gocce di piacere e benessere in questo ambiente grigio“. Era più o meno lo slogan di inizio anno scolastico alla Round House, “terapia di Radio France”, auspicato da Sibyle Veil per dimenticare una stagione 2023-2024 ricca di eventi. Anche France Bleu, in difficoltà negli ultimi anni, partecipa alla festa con 2,6 milioni di ascoltatori in media nel periodo, ovvero 70.000 in più rispetto all’anno precedente. La radio locale, presto ribattezzata Ici, quest’estate ha visto il suo palinsesto stravolto, con meno trasmissioni da Parigi e più locali e musica, nel tentativo di ringiovanire un pubblico che invecchia.
Infine, lato stazione musicale, sorpresa: un’apparizione. Quello di Radio Nova, che entra nella classifica Médiamétrie grazie al suo punto di ascolto cumulato e ai suoi 563.000 ascoltatori medi. Un effetto Guillaume Meurice? Il comico, arrivato con la sua band per condurre lo spettacolo l’Ultimo la domenica sera, permette anche a Nova di essere testa a testa con stazioni come Europe 2 nei fine settimana. In testa alla classifica musicale, NRJ rimane leader (4,1 milioni di ascoltatori in media), ma è solleticata dalla sua stazione radio sorella Nostalgie. L’emittente di varietà ha ottenuto quest’autunno una performance sorprendente, con 374.000 ascoltatori in più, per una media di 3,69 milioni di follower. Soprattutto, è al primo posto nella musica in termini di share, con il 5,7% di share, contro il 5,4% di NRJ. Altrove, noteremo gli enormi abbandoni di Skyrock (-428.000 ascoltatori) o Europe 2 (-351.000 ascoltatori), quest’ultimo sceso esattamente al di sotto della soglia del milione di ascoltatori.
Abbandoni che ricalcano quelli della radio nel suo complesso: i media hanno perso in un anno altri 295mila follower. Oggi sono 37,8 milioni i francesi che ascoltano la radio ogni giorno.