richiesti fino a sei mesi di carcere

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Sono stati chiesti fino a sei mesi di carcere e multe contro cinque uomini processati mercoledì a Parigi per aver provocato odio e insulti dopo l’annuncio del cantante Bilal Hassani del suo concerto in un’ex chiesa nell’aprile 2023, prima di rinunciarvi definitivamente.

Nei confronti di due degli imputati, processati per pubblica provocazione aggravata, il pubblico ministero ha chiesto 4 e 6 mesi di reclusione. Altri due imputati sono stati processati per insulto pubblico basato sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. Nei loro confronti la Procura ha chiesto multa di 1.500 euro.

Per quanto riguarda un altro imputato, che si è presentato per provocazione pubblica e diretta senza effetto per commettere attentati alla vita o all’integrità di una persona a causa del suo orientamento sessuale o della sua identità di genere, il ministero Il pubblico ha chiesto una pena detentiva di tre mesi con sospensione della pena con formazione alla cittadinanza periodo. Solo due dei cinque imputati erano presenti davanti alla 17a sezione del tribunale penale di Parigi. La decisione è attesa per il 15 gennaio.

Ondata di odio sui social network

I fatti presunti risalgono all’aprile 2023, quando il cantante Bilal Hassani, dichiarato portabandiera della comunità LGBT, doveva esibirsi in concerto in un’antica chiesa di Metz, la basilica di Saint-Pierre-Aux-Nonnains, sconsacrata da 500 anni .

Questo annuncio ha scatenato un’ondata di odio, soprattutto sui social network. SU Un altro ancora aveva definito l’artista una “trans marocchina” e aveva detto che immaginava che “si sballasse”. In un video pubblicato su YouTube, secondo l’accusa, un altro imputato ha invocato un “comportamento violento”.

Preghiera di riparazione e spettacolo cancellato

Contro questo concerto, il collettivo Lorraine Catholique ha gridato alla “profanazione”, in piena Settimana Santa, in un messaggio sul suo blog. Sostenuto da Civitas, ha indetto una preghiera di riparazione prima del concerto, davanti alla vecchia chiesa.

Di fronte a queste minacce, Live Nation, produttore del tour di Bilal Hassani, ha deciso di cancellare lo spettacolo previsto per il 5 aprile 2023. Il 28 aprile, il cantante ha presentato una denuncia alla procura di Metz. Sei associazioni si sono costituite in parti civili, tra cui Stop Homophobia e Mousse nonché l’Ente pubblico per la cooperazione culturale Metz en Scènes, da cui dipende l’antica chiesa, oggi sala per spettacoli.

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