Il 6 novembre si è svolta sull’isola di Saint-Germain una giornata di formazione artistica e culturale, organizzata da CLAVIM in collaborazione con il dipartimento dell’Hauts-de-Seine. Questa iniziativa, rivolta ai giovani, ha permesso a un gruppo di dodici giovani del centro ricreativo di Saint-Exupéry di scoprire ed esplorare il Tour aux Figures di Jean Dubuffet, opera emblematica e monumento dell’arte contemporanea che continua a suscitare curiosità e immaginazione.
Una visita guidata all’interno di un’opera d’arte unica
La giornata è iniziata con la visita guidata alla Torre delle Figure, offrendo ai giovani l’opportunità di entrare all’interno di un’opera d’arte. L’esperienza coinvolgente li ha rapidamente affascinati, e ognuno ha espresso il proprio stupore per questa struttura monumentale. “Adoro questa torre, è grande, carina, un po’ strana”, dice entusiasta un partecipante. Questa prima impressione evoca chiaramente l’effetto che Dubuffet voleva creare: un invito a entrare in un mondo immaginario popolato da “tante figure diverse” che sembrano prendere vita nella prospettiva dei bambini.
40 anni della torre: un omaggio a Jean Dubuffet
L’anno prossimo, nel 2025, segnerà un anniversario: il 40° anniversario della scelta di Jean Dubuffet del parco dipartimentale dell’Île Saint-Germain, su iniziativa di André Santini, per installare la sua opera monumentale. Scomparendo pochi mesi dopo, l’artista non vedrà la torre inaugurata nel 1988 e questa giornata di visita e creazione ha quindi una risonanza particolare, introducendo i giovani al viaggio e alla visione artistica di una figura di spicco dell’arte contemporanea.
Una fonte di fantasia e creazione per i giovani
Nell’ambito dell’attività “L’eredità nella poesia”, i giovani sono stati invitati a trarre ispirazione dalle opere di Dubuffet per creare a loro volta, sia nella poesia che nelle arti visive. Ricreando i motivi dell’artista – zigzag, forme rotonde e linee spezzate – i bambini hanno potuto appropriarsi dei codici artistici dell’artista esprimendo al contempo la propria visione.
Per questi giovani, questa immersione nel mondo di Dubuffet e nell’arte contemporanea ha offerto una nuova prospettiva, uno stimolo per esprimere la propria creatività e dare un altro sguardo al loro ambiente urbano. Vivono in una città ricca di monumenti e strutture, ma questa esperienza ha permesso loro di entrare veramente in contatto con il patrimonio artistico che li circonda e di trarne ispirazione per creare se stessi.