Venerdì sera, 8 novembre, sono rimasti solo tre posti liberi al cinema Gérard Philipe per assistere al lancio della 14a edizione del festival Original Version (VO). Per accoglierlo, la sala ha allestito una configurazione di festival di otto giorni e 26 film in versione originale, di cui due per il pubblico giovane, con tanti film in anteprima e anche uno inedito. Accoglierà inoltre 13 ospiti, specialisti o amanti del cinema per interagire con il suo pubblico. Sostenuto dai volontari dell’associazione Original Version, della città e di Artec, il festival è anche due concerti-aperitivo, intrattenimento e momenti di convivialità sotto il tendone allestito davanti all’ingresso della sala Gujanaise.
Questo venerdì sera, la presidente Mireille Martin-Auger e il suo team hanno vissuto, come in ogni edizione, questo piccolo stress che preannunciava grandi momenti.
Prima dell’inizio della proiezione è stato necessario sacrificarsi al rito dei discorsi. Marie-Hélène des Esgaulx, sindaco, ha accolto con favore un grande festival cinematografico. “Un evento imperdibile che non smette mai di reinventare programmi eccezionali. Il festival dà uno sguardo unico ai film che riflettono la passione e le richieste dei volontari di VO.
Marjorie Rivière, a nome del team Artec, ha salutato il pubblico e questo festival “un intermezzo essenziale nella nostra vita quotidiana, con film che ci trasportano in altri universi”. Mireille Martin-Auger ha parlato della gioia di ritrovarsi. “Vedere i vostri volti commossi ci incoraggia ad offrirvi il meglio. La tua curiosità è la nostra felicità! » Il presidente annuncia in sala un programma più leggero rispetto alle edizioni precedenti “con film a volte pazzeschi”. Annuncia “belle sorprese da scoprire”.
Incontro con i Cacua
Discendente di una comunità indigena colombiana quasi estinta, era presente il giovane regista Sergio Guataquira Sarmiento. “È molto lusinghiero, è una ricompensa essere programmati per aprire un festival. Sono molto felice e molto orgoglioso di questo, ha detto guardandosi intorno nella stanza. È bello vedere che il festival ha il suo pubblico. Una sala senza più posti disponibili dimostra che il lavoro a monte è molto serio”.
In “Adieu Sauvage”, il suo primo lungometraggio, va a incontrare i Cacua per parlare dei loro sentimenti, dei loro amori, della loro solitudine. Un modo molto forte per riconnettersi con la propria “Indianness”. Il film offre una radiografia emotiva di un popolo che muore perché sente troppo. “Non c’è bisogno di parole per descrivere i sentimenti.” Nel suo film ha scelto il bianco e nero per dargli più forza.
Vale a dire
Il cinema Gérard-Philipe ospita il festival Version Originale fino a sabato 16 novembre. Il pubblico è invitato a votare dopo ogni proiezione per i suoi due premi: pubblico e documentario. Sotto il tendone si organizzano attività: dallo schermo alla penna, esposizione sonora basata su locandine cinematografiche… E in libreria Sulla scia di Sindbad. www.festival-version-originale.fr