Di cosa è l’eco DJ Mehdi?

Di cosa è l’eco DJ Mehdi?
Di cosa è l’eco DJ Mehdi?
-

Un genio: il termine ricorre costantemente quando si parla di DJ Mehdi, soprattutto dopo la messa in onda di DJ Mehdi : Prodotto in Francialo straordinario documentario a lui dedicato dal suo amico d’infanzia, Thibaut de Longeville. Decifrazione di un fenomeno.

Disponibili sul sito Arte, i sei episodi di DJ Mehdi : Prodotto in Francia hanno già attirato più di 4 milioni di spettatori. Giovani, anziani, appassionati di musica e principianti, tutti sono rimasti sbalorditi dal talento e dall’eredità del musicista, morto accidentalmente nel 2011, all’età di 34 anni. Ma anche dal fatto che il suo viaggio mette in discussione la definizione che diamo di “genio”, mentre ci interroghiamo su quelli del nostro tempo in un’epoca in cui il successo si misura soprattutto in cifre, algoritmi e altre statistiche.

Oltre le classi sociali

Mehdi Faveris-Essadi ha rapidamente soddisfatto le molte esigenze di un percorso straordinario: bambino meticcio cresciuto nella città di Gennevilliers, vicino a Parigi, affascinato dalla musica, tra la canzone francese e le melodie tunisine che inondavano la sua famiglia, è andato veloce, molto velocemente. Autodidatta, realizza il suo primo sampler all’età di 12 anni, entra in una casa discografica a 15 con il gruppo Ideal J, fonda la sua etichetta, Espionnage, a 20 e firma la musica per Tonton, hai sanguinatoil titolo cult del gruppo 113, a 23 anni.

” data-script=”https://static.lefigaro.fr/widget-video/short-ttl/video/index.js” >

Ma il genio si misura solo con la sua precocità (come nel caso di Mozart), o con la sua folgorazione (come nel caso dei Beatles, dodici album in soli dieci anni)? Nel suo libro I prodigi (NdR Transcontinental), il giornalista americano Malcolm Gladwell ha reso popolare la teoria secondo la quale l’essenza del genio non è solo un dono per l’arte, la scienza o lo sport, ma anche 10.000 ore di pratica (almeno) che gli dedichiamo.

L’autore britannico Nick Hornby, in un recente saggio sui suoi due idoli personali, Dickens e il principe (ndr Stock), aggiunge “consumo”: nel caso di DJ Mehdi, l’immersione appassionata negli album di Kratfwerk, Jimi Hendrix o Curtis Mayfield, in oscuri dischi funk come i classici dell’hip-hop. Aggiungeremo che il genio segna un’epoca, modella i tratti di una società: DJ Mehdi ha permesso di superare i confini che separavano rap, canzone ed elettronica con la hit 113 Tonton, hai sanguinatoil cui ritornello (“Lé, lé, la!”) è rimasto nelle orecchie dei francesi, di tutte le classi sociali, a partire dal 2000.

“Dopotutto gli esseri umani”

Ma ogni genio ha anche il suo lato oscuro. È per non scardinare un mito o per modestia? Se il documentario tocca solo le insidie ​​della carriera del suo eroe (le fortune da versare ai detentori dei diritti del campione raï su cui si basa Tonton, hai sanguinatoil fallimento del suo primo album solista, la rottura – che immaginiamo amara – con 113), rivela tuttavia che DJ Mehdi ha inciampato, si è messo in discussione.

” data-script=”https://static.lefigaro.fr/widget-video/short-ttl/video/index.js” >

Superò questi ostacoli volgendosi verso un altro mondo: quello del French Touch di cui, all’interno dell’etichetta Ed Banger, divenne uno dei pilastri, spingendosi sempre oltre i limiti delle sue esigenze (non fare mai due volte la stessa cosa era uno dei suoi mantra). Contribuire a costruire una nuova parte della cultura francese per la quale il mondo intero sa accendersi – come hanno dimostrato ancora una volta le cerimonie dei Giochi Olimpici di Parigi. Le immagini di DJ Mehdi, raggiante, sudato, dietro i suoi giradischi davanti a una folla in trance, lo testimoniano: un uomo dell’ombra che senza dubbio voleva prendere finalmente la luce, ha scelto quella dei club e dei flash per mutare piuttosto che scomparire.

Fino alla sua morte, tanto brutale quanto assurda. Arrivando troppo tardi per appartenere al “club dei 27”. Troppo presto per intraprendere una carriera che immaginiamo sarebbe stata brillante. Ciò in cui impariamo anche DJ Mehdi : Prodotto in Franciaè che i geni sono fatti di carne e di sangue, di colpi di brillantezza così come di lassità.

Ed è questo che li rende “umani, dopotutto”, Umano, dopo tutto, per coprire i Daft Punk. DJ Mehdi aveva superato i suoi dubbi seguendo una linea essenziale: il suo intuito. Nessuna formula magica calcolata da algoritmi. Questa è forse la cosa più stimolante della sua storia. Per avere anche i nostri colpi di genio, di tanto in tanto.

DJ Mehdi : Prodotto in Franciadi Thibaut de Longeville, su arte.fr fino al 31 luglio 2027.

-

PREV “Questo premio ha un sapore speciale”: commosso, Slimane vince un NRJ Music Award nonostante la denuncia per molestie sessuali
NEXT A 65 anni, l'icona Vincent Lagaf' condivide la sua nuova vita modesta, lontana dai lustrini