Esplorando l’immigrazione e la ricerca del sogno americano, La cucina di Alonso Ruizpalacios va dietro le quinte di un ristorante di New York, dove speranze, dilemmi e tensioni si intersecano, riflettendo le dinamiche culturali e sociali della società americana.
Immigrazione, aborto e ricerca del sogno americano: questi gli ingredienti esplosivi del film messicano-americano La cucinache ci porta dietro le quinte di un ristorante di New York. Questo affresco sociale esplora temi al centro della tesa campagna elettorale che si concluderà la prossima settimana negli Stati Uniti, dove il film uscirà nelle sale, anche se non ha ancora una data di uscita in Francia.
Rooney Mara, premio come miglior attore a Cannes nel 2015 per Carol e due volte candidato all’Oscar, interpreta una cameriera in un ristorante turistico a Times Square, in una troupe composta principalmente da immigrati, tra cui Pedro, interpretato dall’attore messicano Raul Briones.
“È un film sui contrasti: tra il retrocucina e la sala da pranzo, tra i ‘gringos’ (americani) e i messicani, tra le varie gerarchie in una cucina”, spiega il regista e sceneggiatore messicano Alonso Ruizpalacios. “Le cucine sono uno specchio delle dinamiche sociali che esistono nelle nostre strade”, aggiunge in un’intervista all’AFP.
Per Alonso Ruizpalacios i ristoranti rappresentano un “mescolamento di culture”, trasformandoli in luoghi adatti a “evidenziare gli attriti culturali”. “Questi sono anche luoghi dove la pressione è intensa, dove può sorgere il dolore, ma dove appaiono anche barlumi di speranza”, aggiunge.
Il film è ispirato all’omonima opera teatrale di Arnold Wesker, pubblicata nel 1957, che affronta la vita degli immigrati e la disillusione del sogno dell’ascensione attraverso il duro lavoro. Tuttavia, mentre studiava, il regista 46enne si è ispirato anche alla propria esperienza come lavapiatti in un ristorante londinese.
In La cucinaPedro, un immigrato messicano privo di documenti, si innamora di Julia, la cameriera interpretata da Rooney Mara, che è solo parzialmente ricettiva ai suoi sentimenti. Mentre sognano un futuro insieme, Julia si trova ad affrontare un dilemma cruciale: abortire o no? Tutto questo avviene nel trambusto di un ristorante dove i clienti ignorano i dipendenti.
“Volevo mostrare le persone che lavorano nascoste alla vista nelle cucine”, afferma Alonso Ruizpalacios, descrivendo “persone con famiglie, sogni e che lavorano molto duramente per una piccola ricompensa”. Sottolinea anche il suo rifiuto di semplificare i suoi personaggi per evitare gli stereotipi: “Spesso, in questo tipo di film, gli americani sono portati a riflettere sui propri pregiudizi idealizzando gli altri, cosa che non mi interessava”.
I personaggi sono persone complesse, con le loro contraddizioni. Sebbene il film sia in sintonia con l’attuale campagna elettorale – i candidati che lottano per conquistare il voto latinoamericano – il regista ha scelto di girare in bianco e nero, per conferirgli un’atemporalità. “C’è qualcosa di permanente in questa storia, ancora attuale 70 anni dopo”.
Con l’AFP