Polemica su una dimora storica
Bisogna tornare indietro di qualche anno per comprendere la polemica che circondò l’hotel Fortuny, situato a due passi dal Parc Monceau a Parigi. L’edificio in mattoni appartiene al consiglio regionale dell’Île-de-France, si estende su 1.149 metri quadrati ed è classificato Monumento Storico. Nel 2017, abbiamo appreso che la società di produzione di Albert Dupontel, ADCB film, affittava l’intero spazio per 300 euro a settimana o 1.200 euro al mese. La somma sembra insignificante per una superficie del genere nella zona ovest di Parigi. È qui che il regista francese avrebbe girato e curato la post-produzione Fermo 9 mesi nel 2012 poi Arrivederci lassù tra il 2015 e il 2017. Dal quotidiano Le Monde apprendiamo che i locali erano adibiti ad uffici senza che nessuno ci avesse mai abitato: “Cercavamo le premesse per il lungometraggio 9 Mois Ferme. Passando davanti a questo edificio, abbiamo notato che non era occupato. Sulla facciata si legge che apparteneva al consiglio regionale. Abbiamo chiamato la segreteria del liceo, abbiamo visitato i locali e abbiamo subito firmato un accordo esclusivamente per la preparazione, le riprese, la post-produzione e la promozione di questo film, da agosto 2012 a novembre 2013. Nessuno ha mai vissuto lì» afferma Catherine Bozorgan, produttrice associata ad Albert Dupontel presso ADCB Films. La squadra ha girato diverse scene del film nella villa privata e ha restituito i locali alla scadenza del contratto. L’occasione si presenta quando il film Arrivederci lassù è in preparazione, i locali rimangono liberi.
Cosa è successo al palazzo?
Inizialmente valutata da France Domaine tra 9,3 e 11,6 milioni di euro, la villa è stata poi venduta dalla regione Île-de-France a una società privata. Importo della transazione? 12 milioni di euro, con l’obiettivo di installarvi uno spazio di coworking. Attualmente si tratta di una start-up che offre tecnologia digitale nei settori del digitale, dell’IT e della comunicazione e che ha sede lì. L’edificio fu progettato nel 1891 dall’architetto Adrien-Paul Gouny in uno stile architettonico eclettico. I riferimenti sono plurali, tra il periodo medievale, il Rinascimento e il XVIII secolo. L’architetto utilizza tuttavia tecniche più contemporanee come la ceramica smaltata e la terracotta abbinate al mattone policromo.