Emmanuel Macron: un famoso conduttore televisivo rifiuta di unirsi al suo governo

Emmanuel Macron: un famoso conduttore televisivo rifiuta di unirsi al suo governo
Emmanuel Macron: un famoso conduttore televisivo rifiuta di unirsi al suo governo
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L'anno sarà stato ricco dal punto di vista “politico”.. Dopo le elezioni europee vinte in gran parte dal Raduno nazionaleEmmanuel Macron ha preso una decisione che ha diviso: sciogliere l'Assemblea nazionale spingendo i francesi a tornare alle urne. Obiettivo: votare alle elezioni legislative per nominare i nuovi deputati. Questa volta, il Nuovo Fronte Popolare arrivò per primo la sera del 7 luglio 2024.

Un risultato che ha ha sconvolto l'estate del capo dello Stato e sua moglie Brigitte. Con l'avvicinarsi dei Giochi Olimpici, Gabriel Attal ha mantenuto il suo posto finché Emmanuel Macron non l'ha trovato il miglior candidato per Matignon. Le settimane passarono e, finalmente, il 5 settembre è stato nominato Michel Barnier dal compagno di Brigitte. Tutto quello che gli restava da fare era comporre un governo facendo precipitare gli ex ministri in un’attesa infinita.

Infine è stata resa pubblica la lista dei ministri Sabato 21 settembre. Alcuni si sono lanciati nei box mentre altri hanno potuto prendere una pausa come Rachida Data. L'amico intimo di Nicolas Sarkozy mantenne il suo posto al Ministero della Cultura. Un incarico di prestigio che è stato offerto, qualche anno fa, ad a personalità inaspettata. L'inquilino dell'Eliseo sognava di averlo al suo fianco.

Emmanuel Macron: tende la mano a… Michel Denisot

Mentre uscirà questo 30 ottobre un nuovo libro intitolato Prima volta: hanno iniziato tutti su Canal + (Éditions Flammarion), ha confidato Michel Denisot ai nostri colleghi di Domenica alla Tribuna questo 27 settembre. Produttore, presentatore, redattore o dirigente di una squadra di calcio, il 79enne avrebbe potuto aggiungere una riga al suo curriculum; quello di ministro.

Nella sua opera, il padre di due figli racconta questo aneddoto che risale al 2020 : “Beh, non voglio riportare la cosa a questo, ma è stato abbastanza sorprendente per me… È successo in un bistrot, (…) Ho preso un caffè con un parente di presidente che mi ha offerto un ministero…Se fosse stato ancora Sport, avrei capito. Ma era Cultura ! A questo, Michel Denisot aggiunge: “Era prima della nomina di Roselyne Bachelot. Non mi sentivo legittimo, e poi non volevo la vita da ministro. Ho detto subito di no e l'ho ringraziato“.

Poi, l’appassionato di corse di cavalli ha continuato: “Quando uscii dal bar e tornai a casa, Stavo ridendo tra me e me! La vita è ancora incredibile! Il mio ego è stato lusingato per cinque minuti, beh… forse un po' di più. Ma non voglio vantarmi

Finalmente è così Roselyne Bachelot che ha preso la posizione e che senza dubbio apprezzerà sapere che quel giorno era lei il secondo coltello del capo dello stato.

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