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Redazione Le Républicain Langon
Pubblicato il
22 ott. 2024 alle 6h46
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L’inizio dell’anno scolastico 2024 si preannuncia piuttosto soddisfacente per Radio REM di Sauveterre-de-Guyenne (Gironda), nonostante una minaccia per il futuro della radio comunitaria.
Francis Virepinte, direttore della stazione, si rallegra dell’arrivo di due nuovi presentatori, Sylvain e Laurent, che portano così il personale a 22 persone.
Con il loro entusiasmo portano una nuova dinamica in radio, arricchendo il palinsesto con programmi come “Le mur du son”, dedicato alla musica elettronica, e “Cinécure”, incentrato sul cinema.
Radio REM non è lontana da un centinaio di persone se includiamo i volontari e una nuova recluta del servizio civile, molto motivata.
La Radio sarà presente quest’anno al Fiera della Réole, durante i tre giorni, rafforzando così il proprio impegno nei confronti della comunità locale.
Violato l’account Facebook della radio
Tuttavia, uno sfortunato evento ha colpito Radio Entre-deux-Mers: pirateria sonora account Facebook, con conseguente “blocco” della pagina e contestuale perdita dell’account 5.000 follower.
Immediatamente è stata creata una nuova pagina di REM Radio e i conduttori invitano il pubblico a seguirla e sostenerla.
Un futuro incerto
Il lato oscuro resta la Finanziaria 2025, che prevede una riduzione del 35% del Fondo di Sostegno all’Espressione Radiofonica (FSER).
Questo taglio di bilancio è superiore a 10 milioni di euro mettono in pericolo le radio comunitarieessenziale per la diversità e il pluralismo dell’informazione locale.
L’Unione Nazionale delle Radio Libere (SNRL) e la Confederazione Nazionale delle Radio Associative (CNRA) denunciano questa decisione, definendola “ colpo di ghigliottina » per un settore già economicamente indebolito.
Le stazioni radio comunitarie, spesso chiamate “media dell’ultimo miglio”, svolgono un ruolo cruciale offrendo programmi diversificati, prodotti da professionisti e volontari, rafforzando al tempo stesso i legami sociali nei territori.
Una perdita totale di 12.000 euro
Per Radio REM questo taglio di budget dovrebbe comportare una perdita morta di 12.000 euro.
Questo significa questo la radio non potrà più impiegare personale dipendente per la sua gestione quotidiana, affidandosi esclusivamente a volontari, che non sempre hanno il tempo di investire tanto.
Non si tratta di puntare sulla pubblicità per rimpinguare le casse perché il sistema attuale la limita al 20% del fatturato, per distinguere la radio commerciale da quella comunitaria.
“Abbiamo fiducia nel stazioni radio comunitarie nelle grandi cittàche possono raggiungere più facilmente i funzionari eletti di noi nelle zone rurali, per difendere questa causa”, conclude Francis Virepinte.
Invito alla solidarietà
Di fronte a questa situazione critica, un appello alla mobilitazione viene lanciato: “È essenziale sostenere Radio REM e tutte le radio comunitarie per preservare la diversità delle voci e delle opinioni in Francia. Insieme, facciamo sentire la nostra voce e difendiamo un media vitale per la democrazia locale. »
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